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 Sagittando.it c'era, c'è e ci sarà! 
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Iscritto il: 27/07/2010, 9:00
Messaggi: 2594
Bruno (Jeval) era una gran bella persona, di quelle che è raro trovare nella vita, e dalla prima volta in cui l'ho incontrato l'ho percepito subito. Mi ha commosso sapere che ha lasciato il computer acceso prima di andare ad esplorare cosa c'è di là ... per questo sono grato a Manx, Oliviero e Sara per quello che stanno facendo. Grazie Bruno e grazie a voi amici che avete compreso. Mi fa molto piacere che dei vecchi amici stanno tornando a comunicare qui. In fondo è questo il vero valore di questo forum e Bruno lo sapeva.


08/05/2023, 14:16
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Iscritto il: 03/05/2011, 9:13
Messaggi: 160
Località: Padova
Un grazie immenso


08/05/2023, 17:46
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Iscritto il: 06/05/2023, 6:27
Messaggi: 17
Bruno (Jeval) e mio padre Gino ora giocano...
Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio, nessun tormento li toccherà.

Agli occhi degli stolti parve che morissero, la loro fine fu ritenuta una sciagura, la loro partenza da noi una rovina, ma essi sono nella pace.


09/05/2023, 6:41
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Iscritto il: 13/01/2011, 21:44
Messaggi: 970
Località: Flavia Plumbia
Bentornati ! Ottimo lavoro !

Un pensiero per Jeval, la sua opera vive e tiene vivo il suo ricordo

A presto
Giorgio


09/05/2023, 16:31
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Iscritto il: 17/12/2010, 17:48
Messaggi: 267
Località: Mvtina
Sono commossa... non avevo ancora letto il messaggio della riapertura del Forum, ora che leggo l'incredibile storia del computer lasciato acceso... sono commossa. Io credo che questo sia davvero un segno del destino. Lui voleva così.
Conoscevo abbastanza Bruno (Jeval), con me è sempre stato gentile dandomi consigli e invitandomi all'unico evento di tiro alla distanza che ho mai fatto, in quel di Bologna.
La sua dipartita mi colpì molto, un dispiacere enorme. Lui e l'altro amico arciere di cui credo parlava Gorthan, stanno sicuramente discutendo di archi e tirando frecce al cielo.

Ringrazio Manx, Magin, Oliviero e Sara per aver riaperto il forum, sede di centinaia di discussioni e grazie al quale ho imparato tantissimo.
Ho visto ora che approdai qui nel lontano 2010.
Grazie a ManX per le indicazioni della tomba di Jeval, ho già pronta una mia freccia con dedica da lasciare là


09/05/2023, 22:25
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Iscritto il: 15/06/2016, 20:40
Messaggi: 32
Salve a tutti,
mi ha toccato molto l'intervento di @Marcollo
'Bruno (Jeval) e mio padre Gino ora giocano...
Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio, nessun tormento li toccherà.

Agli occhi degli stolti parve che morissero, la loro fine fu ritenuta una sciagura, la loro partenza da noi una rovina, ma essi sono nella pace.'


che condivido ed in cui credo, anche se, potrebbe essere un miraggio per superare la perdita.
Sara


13/05/2023, 18:55
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Iscritto il: 23/11/2010, 21:37
Messaggi: 738
sono arrivato ,un ri ciao a Manx,Magin Giorgio65 ,Tullia per la bella rinpatriata su sagittando ,un caro ricordo a Jeval ......e andiamo avanti :) :)


17/05/2023, 0:05
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Iscritto il: 30/07/2020, 10:20
Messaggi: 40
Località: Cividale del Friuli, (UD)
Non ho mai avuto la fortuna di conoscere personalmente Jeval, ma dalla cordialità dei suoi messaggi su questo forum si riesce a comprendere che era un'ottima persona e un pozzo di sapere che era pronto a condividere con tutti. Detto questo, sono molto contento del ritorno di questo forum con tutte le informazioni che porta, di un valore inestimabile per un neofita come me, veramente duro a capire le cose :oops:


18/05/2023, 9:59
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Iscritto il: 26/02/2011, 11:43
Messaggi: 2674
mi dispiace veramente tanto apprendere che Jeval non ci sia più !


18/05/2023, 14:00
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Iscritto il: 09/12/2010, 22:17
Messaggi: 188
A Jeval

La tragedia era incombente, io facevo di tutto per negarla, quasi per esorcizzarla; non è nella mia natura drammatizzare le vicende umane… la mia visione cinica del mondo me lo impone; a maggior ragione l’elegia funebre, tanto più perché rivolta verso una persona che non la gradirebbe affatto, sarebbe un controsenso.

Questa non è una elegia, ma un mio sfogo per fare un po’ di storia. E penso serva solo a me, punto.
È dai primi anni ottanta che risale la nostra conoscenza. In comune avevamo l’insoddisfazione e l’entusiasmo verso l’establishment di ciò che ci aveva portato all’inizio degli anni settanta – separatamente - al tiro con l’arco olimpico, l’unico che c’era sul mercato.
La storia dell’arco non olimpico che si sviluppò negli anni ottanta in Italia ci vide a volte insieme e altre volte contrapposti nelle barricate ideologiche, ma il filo che ci univa era ben solido. A volte questo filo scorreva sotto la sabbia, a volte vibrava libero. Così era e così doveva essere.

Eravamo “giovani” sognatori e incazzati, sconclusionati, disorganizzati… a nostro modo “rivoluzionari” e passava a volte tempo in cui ognuno andava al suo passo; ma il nostro concetto di rivoluzione approcciava da due poli distinti, a volte opposti ma con tanti punti in comune, alimentato sempre dalla tacita stima reciproca. Provammo a far qualcosa durante la fase di declino della fiarc, nata inizialmente per rappresentare una alternativa alla visione agonistico-centrica della federazione maggiore, poi improvvisamente degenerata nel qualunquismo più vano e privo di sostanza. Io dopo quindici anni alla dirigenza ci rinunciai, lui subentrò dopo ma durò poco, e ne uscì profondamente deluso.

Ci ritrovammo quindi davanti ad una bottiglia di sangiovese, e iniziò a girare la macchina dei sogni.

Lui mise in atto un’opera assolutamente encomiabile. E trasformò in pratica il suo concetto di “fare” con Sagittando. Chi lo conosce, questo Forum, deve tanto a Jeval e glielo dovrà in modo imperituro. Chi non ne ha mai sentito parlare, farebbe bene ad informarsi sfogliandolo, leggendo anche “fra le righe” dei suoi interventi. Grazie a lui crebbe una Comunità di appassionati dedicata alla ricostruzione storica e preistorica di archi e frecce (e non solo), che spaziava dal fai da te alle (limitate) disquisizioni più o meno accademiche.

Apparentemente sembrava solo un forum tecnico, in profondità si scaldavano i motori per una reazione.
Denominatore comune era l’entusiasmo, la semplicità e il fair play del suo ideatore. I suoi “due cent” che aggiungeva alle discussioni o alle presunzioni di alcuni degeneri (!), con garbo rimettevano sempre a posto le cose. Con il suo “ragazzuoli…” placava ogni dissidio. Quando iniziava un post con Però (puntini puntini) e accapo, ancora Però bla bla bla, non avrei voluto MAI essere destinatario della sua replica.
Questo suo atteggiamento, da buon padre di famiglia – in senso arcaico - teneva unita questa comunità di nicchia che raggiunse nel tempo più di un migliaio di utenti. La sua competenza ed esperienza lo rendeva un indiscusso tutore.
Per un accordo comune io e lui lavoravamo apparentemente disgiunti: ben consci entrambi che la mia presenza per alcuni era poco gradita, mettemmo in piedi un “gioco delle parti”: ogni tanto io provocavo e lui mi “moderava”.

Contemporaneamente nacque il Tiro Dinamico, e lui divenne uno dei suoi coordinatori. Qui nacque una straordinaria collaborazione: divenne, di fatto, il responsabile del nostro politbüro consigliandoci lucidamente le condotte politiche da tenere. Da bravo ex sindacalista sapeva tessere tattiche niente male che quasi sempre andavano a buon fine. Questa buona pratica presupponeva contatti continui. Nell’ultimo anno settimanali e a volte quotidiani. La concezione del mondo utopica opposta che avevamo (io Evoliano…, lui Marxista puro e duro, come ce ne sono pochi, purtroppo) serviva spesso da motore produttivo.
Aveva anche dei difetti, naturalmente… ad esempio il suo vecchio telefono cellulare che –unitamente alla sua erre - alla francese – rendeva spesso faticosissimo il dialogo… oppure il suo continuo vantarsi dei durissimi e virili lavori agrari della sua casa in campagna, pressoché continuo, a cui tutti dovevano inchinarsi ritualmente per educazione, in riconoscimento del suo vigore; oppure…null’altro.

Un essere umano intelligentissimo, buono, generoso, forte ed equilibrato come Bruno non l’ho mai conosciuto. Dopo la pensione era diventato maestro di alfabetizzazione informatica degli anziani nel suo Comune (li chiamava “i suoi vecchietti”) e spesso mi raccontava facezie divertenti al riguardo, da cui traspariva il senso della sua missione… e il suo senso della vita.

Aveva una competenza nelle arti e nei mestieri antichi veramente profonda, ed un modo straordinario di porsi nei confronti degli anziani artigiani romagnoli che possedevano ancora i segreti di una epoca passata: da un lato per carpirne i segreti e dall’altro per metterli a sistema e divulgarli. Sperimentava e costruiva archi con una particolare predilezione verso quelli dei nativi d’America. Mostrava sempre la sua inestinguibile curiosità sempre con gli occhi sorridenti, anche negli ultimi tempi… quando la malattia (uno dei rari mali ancora purtroppo incurabili) l’aveva segnato. Quando gli telefonavo, la prima domanda era “come va” e lui, immancabilmente mi diceva Bene! Intuivo che proprio bene non andava, ma con quel suo ottimismo mi metteva a tacere. Lui sottolineava sempre i lati positivi (era giocoforza dimagrito e ne era pure contento) ma nello stesso tempo faticava a tendere i suoi archi forti da settanta libbre e ci si lamentava sopra (per lui dover tirare solo con cinquanta libbre era umiliante) e io gli rammentavo che per un aitante giovane di oggi - per come sta andando il nostro mondo - quelle cinquanta libbre potevano ancora rappresentare un obiettivo non superabile!

Jeval è scomparso ed è una perdita tremenda. E’ un dolore immane dei suoi familiari prima di tutto e una perdita emotiva fortissima per me ed i suoi amici. Ed è una perdita grandissima per il nostro piccolo mondo, ma pensando a lui mi viene da concludere che ovunque sia finito, rimarrà sempre vicino a noi…basta che righiamo dritto.
Grazie alla casualità di alcuni eventi, casualità a cui nessuno crede, il suo pc è rimasto acceso nel suo studio ed ha permesso ad una squadra di coraggiosi personaggi di ridar vita a Sagittando…nessuno potrà mai sostituirsi a Lui, ma la Missione, a suo onore, andrà avanti!


31/05/2023, 17:51
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