evento aperto a tutti a Travo (Pc) sabato 23 e domenica 24 Settembre

http://www.uisp.it/giochitradizionali2/ ... gibbs-ewbs

Io ci sono, pure Jeval, m'è parso, come magin e vtr.
Chi altri?

Se vi trovo, ci sono anche io...

Ciao Oliviero, è facile l'ho visto su google earth ... esci a Piacenza sud, prendi la tangenziale e alla rotonda la strada per Bobbio poi tutto dritto a sinistra del fiume fino a quando spero ci sarà il cartello Travo. Si attraversa il fiume e c'è un piccolo paese di quattro case. Saremo in pochi e sarà l'occasione di chiaccherare e discutere anche con gli inglesi (c'è anche il Lorenzo e il David Pim). Penso sia divertente e interessante.

Estremamente divertente e interessante.
Bellissima armonia e gente che (finalmente) si ascolta a vicenda, interessata da quanto gli altri hanno da dire.
Ma la guest star, Joe Gibbs, davvero speciale.
Una persona umile deliziosa, che con tanta naturalezza ed umiltà ci ha spiegato... come si gestisce un arco di 180libbre180!
Il grazie doveroso a tutto il team di MBA per averci fornito l'occasione di conoscerlo.
Ma tutti gli interventi sono stati molto interessanti.
L'unico rammarico, non poter essere dei vostri anche domani.

Buon divertimento e buono studio!

Qualche immagine di sabato mattina qui, per chi ha un account in Feisbuc:

https://www.facebook.com/Fortearco/post ... en-section

Anch'io confermo le impressioni di Oliviero.
Vorrei aggiungere che non avevo ancora visto un arco di tasso da 180 libbre e fa davvero impressione ... ancora di più vedere con quale naturalezza Jo Gibbs lo utilizza. Gli ho chiesto se aveva imparato da solo e se tirava già anche con archi moderni e ho ricevuto la risposta che mi aspettavo ... " si ho imparato da solo ... no, non ho iniziato con archi moderni ma solo con i warbows" (!)
Concludendo l'impressione generale è che ancora oggi, come qualche secolo fa, in effetti con questo genere di archi gli Inglesi hanno una "marcia in più" ... "buon sangue non mente" non è solo un modo di dire.

Sai, Magin, gli Inglesi ci si dedicano con più amore e dedizione.
Per loro, l'arco è più di tutti lo strumento che ha permesso di diventare uomini liberi.
La, l'uomo che muove il potente arco da guerra, lo strumento che, come dice David, accomunava nobile e popolano, è uomo che suscita ancora oggi rispetto. Qui da noi, facciamo ancora fatica a levarci di dosso il ruolo giullaresco da carnevalata che i più gli assegnano.
Lavorano in modo più spregiudicato, perché la tradizione c'è l'hanno nel sangue.
Il supporto filologico gli serve, ma fino a un certo punto.
Fast flight, canapa giapponese? Perché no?!? Sperimentiamo...

Noi però non buttiamoci giù.
Intanto questa cosa si sta facendo in Italia.
Il lavoro infaticabile che abbiamo fatto in questo ventennio sta cominciando a cambiare qualcosa ed ora le federazioni maggiori stanno cercando di metterci le mani addosso. Stiamo in guardia, perché è un attimo piegarsi all'interesse di turno e i grandi finiscono sempre per avere interessi forti che seguono logiche devianti e bizzarre.

Non credo possa esserci una scuola per imparare ad usare un arco da 180 libbre.
Credo sia più una scelta di vita, da perseguire in solitaria.
Credo sia stato evidente per tutti noi la preparazione atletica necessaria.
Ma una scuola per l'arco c'era e gente come noi, ognuno con il suo contributo, sta cercando di ricostruirla.
Anche se gli archi sono in mano ad uomini diversi, dopo questo weekend, comincio ad avere la conferma che le frecce scagliate non stiano cadendo davvero troppo lontano da una medesima bandiera.

Il grazie va in questo caso principalmente a Vittorio che, con lungimiranza mai vista in precedenza in altri, sta portando avanti questo processo a lenta convergenza, senza forzare la mano a nessuno e raccogliendo intorno a se il meglio di ciò che c'è a disposizione. Una ricetta valida.

Il mio miglior augurio a MBA Project certamente ma, dopo aver toccato con mano, anche un "ci sono anche io volentieri".
Per quel che può valere, ovviamente.

Mi piange il cuore di non esserci stato sabato pomeriggio e domenica mattina. Ho però saputo da alcuni presenti cosa è stato fatto e ho visto le immagini.
Penso che questo progetto, che è agli inizi e che ha davanti a sè un grande e affascinante lavoro ancora da fare, sia partito con il piede giusto e che già se ne vedono i risultati.
E' per me estremamente piacevole vedere realizzata una parte dei miei personali sogni che ho iniziato a fare una ventina d'anni fa (allora erano sogni/propositi/idee/progetti d'azione) e che ora cominciano a concretizzarsi. Ho conosciuto tante persone, provenienti da tutto il paese, che condividono con me questa passione e che ora hanno la concreta possibilità di agirla.
Grazie a tutti voi e in particolare a Vittorio, Gionata e David che fin dall'inizio tanto hanno dato all'MBA. Voglio ricordare anche Sara, Matteo, Luigi, gli oltremanica Mark e Joe; nemmeno dimentico tutti gli altri che ho conosciuto, o reincontrato, per merito dell'MBA e che sarebbe troppo lungo elencare.

Alla prossima, spero presto

P.S.: a Gubbio dubito molto di poterci essere, peccato, davvero peccato

Credo che vtr sia un pò impegnato quindi la locandina del workshoop del 30 settembre con Gibbs
la metto io.