Salve a tutti,
Visto che la ferraglia è ormai più che sbozzata possiamo dedicarci al fodero; un fodero che non permetta di perdere lo scramasax e al contempo ne permetta l'estrazione solo quando voluta.
Nel mio caso ho preferito adoperare il legno per ragioni di semplicità e perché l'avevo a disposizione: é legno di pioppo, ricavato da una cassetta della frutta, in assicelle aventi uno spessore di 4 mm.
Qui vedete il materiale di partenza e cosa preparare: due guancette ricavate appoggiando la lama sul legno, tracciandone il contorno in modo abbondante per ricavare la sede per l'incollaggio.
Il bordino da 6 mm necessario a creare lo spazio destinato al dorso della lama si ricava dalla stessa tavoletta mediante taglio con cutter e lo si piega dopo imersione in acqua bollente; il profilo delle parti si può attuare con una forbice robusta tipo quella da elettricisti.
La zona di incollaggio del lato attiguo al filo lama, dovrà essere assottigliata in modo da ricavare un piano di incollaggio inclinato verso l'esterno del fodero. Su questo bordo inclinato andremo ad incollare uno spessore di circa 3 mm, necessario visto che le “tavolette” sono di soli 4 mm e le stesse non è possibile scavarle per più di due mm di spessore.
Allegato:
16- primo incollaggio.jpg
Notare come la lama non arrivi ad appoggiare in fondo al fodero; il peso viene scaricato dalla guardia sul fodero come se fosse appesa.
Partendo con due tavolette aventi uno spessore di 8 mm cadauna, lo spessore non è necessario ma occorre scavare tutta la sede della lama con un aggio, spazio per lato lama, di almeno 1,5 mm (totale 3 mm) oltre allo spessore della stessa che è di 5 mm.
Lo scopo dell'aggio è quello di creare uno spazio atto all'incollaggio di un “rivestimento” interno in pelle di puledro o di vitellino con i peli rivolti verso la punta del fodero, onde permettere lo scivolamento della lama verso l'interno del fodero e contrastarne l'estrazione. L'azione di contrasto non ha un'azione di blocco vero e proprio ma permette un'estrazione solo se desiderata.
Allegato:
18a-posizionamento pelle-pelliccia rasa.jpg
In questa foto, oltre al posizionamento delle due striscie di pelle, si può vedere il lavoro di sgorbietta e cutter per l'aumento dell'aggio per lo spessore della lama, necessario poiché il profilo della lama non è lineare ma è munita di bisello di tipo convesso o molto somigliante a quello definito tipo sabre: i due piani della lama procedono paralleli verso il centro e dopo convergono originando il tagliente.
Incollata che sia la pelle, pulirne tutti gli eccessi di colla e procedere subito all'assiemaggio finale spalmando un velo di olio, ma sarebbe meglio vasellina, sulla lama per prevenirne un suo incollaggio per effetto di sbordature di colla non previste dai bordi interni, posizionarla al suo posto e assiemare il tutto, dopo aver spalmato la colla sui bordi del fodero, con l'aiuto di alcuni morsetti che sono l'ideale per l'operazione.
Segue.....
Un saluto da Raff