Cari amici,
seguendovi sul forum per quanto attiene la modalita ' "di lucidatura archi", mi e' venuto alla mente un , non tanto antico, romanzo trasmesso negli anni 50 e 60 alla radio, tali all'epoca erano i mezzi d'informazione ( non stupitevi ho tutto cio' che Dio mi ha dato ); in tale novella o romanzo che fosse si parlava della pelle di " zigrino " di FERENCH MOLNAR , scrittore ungherese( Per inciso scrisse i ragazzi della VIA PAL ): All'epoca ,essendo sufficientemente giovane , non vi detti peso; negli anni a seguire la cosa mi incuriosi e, spero di non sbagliare, lo ZIGRINO e' la pelle dello squalo che, se accarezzata contro pelo abbrade notevolmente e che fu utilizzata sopratutto dagli orefici per lucidare metalli preziosi nei tempi che furono, oggi indubbiamente vi sono altri metodi piu' "ergonomici" ed "economici ", pero' mi sarebbe piaciuto provare; piu' naturale di cosi'?
Penso che ora tale pratica sia caduta in disuso , anche per la carenza di squali e la sovvrabbondanza di esseri umani .
Perseveriamo con lime sottili e carta vetrata.
Un saluto a tutti voi.
LINO