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 Cordame, materiali e tecniche 
Autore Messaggio

Iscritto il: 26/02/2011, 11:43
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sull'etichetta c'è scritto canapa poi se è sativa o se è indiana non è dato sapere
con la canapa si facevano lenzuola , prima che le multinazionali del cotone e del sintetico ci privassero di questa risorsa , diventata fuorilegge guardacaso perchè
troppo simile alla sorella stupefacente.
vedi cosa ti combina lo spirito della legge!

resistenza a trazione per sezione credo sia pari al lino.

0.9 mm il filo che ho usato e confermo che si tratta di umile spago da pacchi.

http://it.wikipedia.org/wiki/Canapa_(tessile)
http://www.lammatest.rete.toscana.it/lammatest/hbin/fibrenaturali-vegetali.php


12/10/2011, 20:34
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Iscritto il: 13/12/2010, 18:13
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Località: Genova - Prata Veituriorum
Si, allora e' quello che ho provato anche io...
Nella speranza di renderlo meno "peloso" ho provato a impeciarlo con la resina di pino+carbonella+cera (il mix per attaccare le punte...) che ha conferito un aspetto nerastro alla corda. Però non la ho provata più di tanto...
Alcune prove fatte in passato (sempre con lo spago da pacchi) ed era decisamente più elastica del lino


Ciao
Luca


13/10/2011, 7:40
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Iscritto il: 17/09/2010, 12:56
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Località: Verona...
Il seguente specchietto comparativo indica il carico di rottura espresso in km (ossia la lunghezza alla quale la fibra si rompe per effetto del proprio peso) della iuta rispetto ad altre fibre naturali:

Iuta km di lunghezza 34

Canapa » » 55

Cotone » » 25

Lana » » 8,5

Lino » » 52

Ramiè » » 33


13/10/2011, 9:29
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Iscritto il: 13/12/2010, 18:13
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Località: Genova - Prata Veituriorum
per i nostri scopi sarebbe preferibile avere sia densità (in kg/m3) che carico di rottura in (kg)...
Oppure, se parli di un determinato filato (marca x, diametro y , lotto z ), la densità lineare in kg/m
Ciao
Luca


13/10/2011, 9:54
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Iscritto il: 26/02/2011, 11:43
Messaggi: 2674
lo specchietto prodotto da marco è molto interessante esprime secondo me molto bene il valore dei rispettivi filati
la canapa ho letto da qualche parte era addirittura preferita al lino nel basso medioevo inoltre l'italia storicamente è stato il primo produttore al mondo per qualità e il secondo per quantità ( primo posto ex URSS).

usare la canapa per le corde da arco non sarebbe neanche filologicamente sbagliato.


13/10/2011, 12:41
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Iscritto il: 26/02/2011, 11:43
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Foto1386.jpg


ecco come si presenta sull'arco, un longbow in orniello https://www.sagittando.it/forum/viewtopic.php?f=20&t=887&start=10

il loop purtroppo è andato a farsi benedire al terzo tiro dopo che era uscito due volte dalla sede , errore di tacca , ma anche di loop, troppo largo e troppo sottile sicuramente alla prossima vanno aggiunti dei fili.
dopo la rottura del loop si va avanti senza , due nodi e via ,
la corda prima di montarla sull'arco l'ho lasciata in trazione un paio d'ore con due elastici da portabagaglio e ha funzionato perchè una volta montata l'arco ha mantenuto il brace.
20 tiri eseguiti rimane da valutare tenuta del nodo e usura sul punto di incocco e zone limitrofe.
anche se rimango del parere che senza serving la corda duri di meno.


13/10/2011, 16:22
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Iscritto il: 14/03/2012, 11:37
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Ora porro' una domanda che fara' inorridire tutti gli arcai del forum , ma vista l'incompetenza di chi la pone Vi prego di aver pazienza ed eventualmente di darmi una risposta.
Io non sono affatto esperto nel costruire corde per archi, anzi diro' di piu' non ne ho mai fatta una, cio' posto prima di tentare l'avventura vorrei conoscere un vostro parere circa l'evetuale utilizzo di quei cordini in materiale sintetico che si trovano per esempio da OBI, sono di vario diametro ed hanno anche resistenze alla trazione molto elevate.
So che vengono utilizzate come corde "bastarde" nella tilleratura dei legni, potrebbero essere usate anche come corde per l'arco, o vi sono pericoli per l'arco stesso, rotture ecc.?
Da neofita ripeto , ho difficolta' a reperire i materiali ritenuti idonei ( lino - Canapa ) , in caso di risposta negativa vedro' se riesco a trovare spago per arrosti, pensate possa andare bene?
Comprendo che la costruzione di archi storici ha dei precisi canoni , attualmente per me difficili da raggiungere , ma spero di arrivarci un po' alla volta, anche vedendo dei risultati utilizzando materiali non consoni.
Un grazie a chi volesse darmi qualche drtitta.
Ciao a tutti.
Lino :roll:


28/06/2012, 9:22
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Iscritto il: 26/02/2011, 11:43
Messaggi: 2674
non ho chiaro a quale tipo di cordino ti riferisci però se vuoi far pratica a fare corde e non vuoi svenarti esiste lo spago da fieno(polipropilene) quelli più spessi sopportano carichi fino a 350 kg con diametri di 3 o 4 mm ed è a buon mercato , lo puoi intrecciare in trefoli o usare tal quale facendo direttamente i vari loop e nodi.
con pochi euro ti danno qualche km di corda.
in aggiunta se vuoi essere filologico lo spago da fieno lo trovi anche in sisal una fibra vegetale usata da vari popoli primitivi per fare corde, dovrebbe essere sudamericana come origine quindi su un arco medievale europeo non credo sia ortodossa.

http://www.ifisspa.com/index.php?option=com_content&task=view&id=36&Itemid=58#tab_sisal_ita


28/06/2012, 10:20
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Iscritto il: 14/03/2012, 11:37
Messaggi: 222
bac ha scritto:
non ho chiaro quale tipo di cordino ti riferisci però se vuoi far pratica a fare corde e non vuoi svenarti esiste lo spago da fieno(polipropilene) quelli più spessi sopportano carichi fino a 350 kg con diametri di 3 o 4 mm ed è a buon mercato , lo puoi intrecciare in trefoli o usare tal quale facendo direttamente i vari loop e nodi.
con pochi euro ti danno qualche km di corda.
in aggiunta se vuoi essere filologico lo spago da fieno lo trovi anche in sisal una fibra vegetale usata da vari popoli primitivi per fare corde, dovrebbe essere sudamericana come origine quindi su un arco medievale europeo non credo sia ortodossa.

http://www.ifisspa.com/index.php?option=com_content&task=view&id=36&Itemid=58#tab_sisal_ita

Caro Bac,
mi riferivo a quei cordini in sintetico costituiti da una guaina esterna contenente parecchi fili piu' sottili ,non so quanti ve ne siano, pero' sulle bobine viene dichiarato il carco di rottura (li ho trovato da OBI ) e li ho usati sino ad oggi per fare corde bastarde; il mio cruccio nasce dal fatto che non so se sono molto rigidi e chq , quindi, in fase di rilascio non si allunghino a sufficiena come fa ad esempio il DACRON.
Quelli che dico sono anch'essi in polipropilene , ma contenuti in una guaina; quello da te indicato ( Spago da fieno) dovrebbe essere reperibile in Consorzio Agrario, e a vista risulta in treccia evidente ( trefoli )? Quindi puoi fare subito loop e nodi?
Grazie per i consigli.
Lino :o


29/06/2012, 7:45
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Iscritto il: 26/02/2011, 11:43
Messaggi: 2674
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Foto1892.jpg

eccola come si presenta , un unico trefolo leggermente ritorto , a seconda del diametro la si può adattare al carico raddoppiandola o triplicandola si possono fare corde a più trefoli serving etc ..

non filologica ma pratica ed economica.

il cordino che dici tu è troppo elastico risulta difficile mantenere il giusto brace però non è escluso che ne esistano di inestensibili personalmente mai provato.


29/06/2012, 21:47
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