Udite udite! anche il magiociondolo dei famosi archi "piemontesi" della Valle Maira è dioico...
Ora sorge spontanea la domanda: di solito usiamo i maschi o le femmine per realizzare i nostri formidabili archi? Chi è fissato per tagliare in luna calante in inverno quando la pianta non vegeta e la linfa è ferma non riesce a scoprire il sesso a meno che non abbia curato la pianta dall'estate precedente, o sbaglio?
Di solito la pianta femmina per generare e portare a maturazione i frutti ed infine i semi, deve dedicare nutrimento, linfa ed energie alla scopo; perciò una pianta maschio una volta garantirti i pollini (eccesso di pollini nell'aria crea allergie perché si predilige come dicevo nel precedente post piantare maschi
https://www.google.com/amp/s/amp24.ilso ... na/ACWFGAZ) concentra nutrimento ed energie solo per tronco, rami e foglie.
Quindi, tornando a noi.... il legno delle piante maschio è migliore per realizzare archi?
Cosa ne pensate? Avete esperienze in merito?