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 ARCO SINTASHTA DELL'ETÀ DEL BRONZO DEI TRANSURALI DEL SUD, 
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Iscritto il: 30/06/2010, 13:12
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Località: pozzo della ignoranza
Mi è arrivato questo , prima di esprimermi in merito desidero condividerlo.
buona lettura :-)
Allegato:
THE_SINTASHTA_BOW_OF_THE_BRONZE_AGE_OF_T.pdf


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04/11/2020, 17:53
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Iscritto il: 13/12/2010, 18:13
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Località: Genova - Prata Veituriorum
eh mah....
Strano arco, se di arco si tratta....
Di archi dell'età del bronzo iniziale conosco solo le raffigurazioni su alcune statue-stele.... ed erano in effetti cose cortine.... ma magari lunghe non stavano nella stele ... chissà.

Ciao
Luca


05/11/2020, 10:26
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Iscritto il: 17/03/2011, 0:24
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Località: tra l'oglio ed il chiese
Salve a tutti,
ho riletto varie volte il pdf di Jeval, ho fatto qualche ricerca in rete e ho trovato altro.
io trovo strano più cose...

https://exarc.net/history/bow-project-almost-ready
1° come si fa a definirlo un arco composito? Non vi è prova di tendinatura con aggiunta di lamine cornee o osso... anche se citate, almeno queste ultime si sarebbero salvate al pari di quella "paperella" e puntali.
2° Quel "gancio" per la corda che io chiamo "paperella" (disegni e foto in fondo al link in alto) lo troverei esagerato; aggiunge un peso dove non ci dovrebbero essere pesi aggiuntivi, mostra una consunzione-erosione da una sola parte che non può essere dovuto all'anello di aggancio della corda. Si, qualcuno potrebbe affermare che non si conosce che tipo di corda montavano... ma anche con una corda fissata con nodo stringente non provoca una erosione da una sola parte.
Qui varie rappresentazioni di probabli ricostruzioni:
Allegato:
4_17.jpg

Io son convinto che la paperella-gancio non appartiene ad un arco ma ad altro.
Qui un altro link: https://sintashtabow.org/news/september2020_review
Raff


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09/11/2020, 0:45
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Iscritto il: 13/12/2010, 18:13
Messaggi: 2428
Località: Genova - Prata Veituriorum
concordo pienamente....
anche il fantomatico "rest"...
Ciao
Luca


10/11/2020, 7:59
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Iscritto il: 27/07/2010, 9:00
Messaggi: 2594
Concordo anch'io ... credo che chi ha formulato le ipotesi non se ne intenda veramente di arcieria ... ci sono inoltre troppe poche informazioni per formulare ipotesi a partire di disegni delle tombe o camere funerarie. A me quelli a S sembrano dei ganci fissati ad una parete per appenderci qualcosa ...


13/11/2020, 14:16
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Iscritto il: 26/02/2011, 11:43
Messaggi: 2674
ma non è lo stesso areale di distribuzione dell'arco scita ? queste popolazioni sembrano da quel che si può appurare da una ricerca google possedere una tecnologia abbastanza avanzata , vedi le asce in bronzo,le punte di freccia , i carri, i centri abitati , perchè quei reperti non dovrebbero essere parti di un composito?


23/11/2020, 20:07
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Iscritto il: 17/03/2011, 0:24
Messaggi: 2037
Località: tra l'oglio ed il chiese
Ciao Bac,
il fatto che i Sintashta padroneggiavano la metallurgia, fossero abili falegnami e costruttori di villaggi fortificati, non implica che fossero a conoscenza delle strategie o tecniche che gli permettevano di costruire l'arco composito, come avvenne circa 1000 anni dopo per l'arco sciita e oltretutto non ne abbiamo le prove.
Non basta una "paperella" come la chiamo io, o pseudo ganci, come li chiama Magin con foro ortogonale, quadrato o rotondo, che qualcuno pretende che fosse fissata mediante legature al flettente.
Come costruttore di archi saprai che i flettenti debbono essere equilibrati, avere lo stesso peso, capacità di accumulare energia e di restituirne il più possibile alla freccia per farla saettare in modo preciso senza sollecitarne la struttura con vibrazioni che ne pregiudicherebbero la durata sia della corda che dei flettenti.
Ho pesato una massa di corno d'alce corrispondente, ad occhio, alla "paperella"...sono 130 grammi...
Allegato:
2_35.jpg

Stiamo parlando del particolare 1 sul disegno di cui sopra.
Ometto di parlare del "rest" con "alzo" per distanze fisse...o usato come fermo per la corda come nelle ricostruzioni fatte.
I puntali, particolari 3 e 4 potrebbero anche starci... ma se erano così evoluti, passi per il foro di fissaggio della corda, ma sull'altro una nocca non ci stava?

Mi permetto, cosa che gli archeologi aborrono, di parlare del ritrovamento...
I Sintashta, avevano tombe curate e grandi in funzione dell'importanza del defunto: dentro ci mettevano il carro, i cavalli, il guerriero con le sue armi e attrezzi, qualche volta anche la consorte o chi per essa e svariete offerte funebri in cibo e terraglie varie.
Il tutto era composto in una camera divisa in più piani: in quella più in basso il carro coi suoi accessori, al di sopra un tavolato era predisposto per i resti funebri e le sue armi, al di sopra un altro tavolato, o ripiano, coi cavalli e le offerte votive.
Questa è una ricostruzione.
Allegato:
tomba sintashta.png

Ma si sa...non vivevano in una regione desertica come il Gobi, neanche nelle fredde e gelate regioni della siberia e in queste condizioni in legno è andato, si è consunto e in questo tipo di tombe, a tre o due piani, tutto si è mischiato prima per le violazioni (provate) e dopo per i crolli.
Diverso è il caso delle tombe a un piano...ma non sono riuscito a trovare una descrizione o disegno affidabile che descriva la posizione dell'arco e ne mostri un disegno che si chiami tale.
Ho quasi l'impressione che venga trascurato qualche particolare a conferma delle loro "intuizioni" ma, si badi bene, in questi casi non bastano le intuizioni personali ma si deve ragionare su fatti concreti.
In me si è formata la convinzione che quei pezzi facessero parte del corredo del carro: fermabriglie: notare la consunzione laterale della "paperella" pert, passacorde, pungoli e null'altro.
Raff


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29/11/2020, 21:36
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Iscritto il: 26/02/2011, 11:43
Messaggi: 2674
in pratica è stato già fatto un tentativo di ricostruzione, all'inizio non avevo ben compreso,

allora sono andato a rivedere un po la storia di questo popolo che commerciava in metalli con le ricche città stato del circondario e anche più lontane , sono considerati gli inventori della biga da guerra ; allora io faccio le solite deduzioni se commerciavano erano ricchi e potevano permettersi anche di acquistare archi da altre culture , essendo la biga una novità assoluta per l'epoca credo che bastava e avanzava per dare loro una netta superiorità in battaglia , erano anche allevatori il che riduce ulteriormente le chance per un eventuale arco sinthashta ; la ricostruzione che ho visto a partire dalla "paperella e il "rest" e il corno forato è a dire poco fantasiosa però resta sempre il però delle sepolture e dei riti funebri che servono più a ostentare potere che ad altro per cui un arco magari bizzarro ma che faceva bella mostra ci può anche stare.

Cita:
Come costruttore di archi saprai che i flettenti debbono essere equilibrati, avere lo stesso peso
(sono un dilettante totale) in genere è così ma non mancano esempi di archi asimmetrici


29/11/2020, 23:19
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