Salve a tutti,
ciao Bac,
mi sento
in dovere di confermare i tuoi risultati.
Il mio corto archetto continua a sopportare aperture di 32 pollici senza fiatare ; unico motivo di apprensione sono i nodini piallati sul ventre dell'
arco che, sembrano, volersi staccare da soli dal flettente... o forse è una mia impressione. Confermo anche la elevata velocità di chiusura che, a mio parere non puo essere imputata solo al fatto che l'
arco sia corto.
Per informazione a partire dall'abbozzo, sua finitura, ad adesso non ha subito il benchè minimo ingrassaggio.
Un mio amico di lunga data, a cui ho contagiato la "passione" per l'
arco ha, col
sanguinello, realizzato un
arco che ne io nè lui riusciamo a gestire con facilità. Domani mi reco da lui e rilevo il risultato del suo estro, carico incluso e... ci sarà una sorpresina. Così avremo anche un
arco in più da valutare.
Le tue parole:
per ultimo aggiungo una mia considerazione personale: se lo spine sta alla freccia come il libbraggio sta all'arco allora il sanguinello ha tutte le carte in regola., le trovo giuste ed attinenenti al caso; se stagionando, questo legno, dovesse perdere qualche libbra o calare di elasticità non fa niente: è buono così
Dal canto mio ho appena proceduto al taglio di un nuovo tronchetto:
E' quello appoggiato a destra; vorrei cimentarmi nella realizazione di un
arco tipo Fiavè, visto anche che l'essenza appartiene alla stessa famiglia del corniolo (cornus mas). Misura 175 cm di lunghezza, diam. alla base 6,5 cm, diam. alla fine 4,5 cm.
Qualcuno, cortesemente, ha il disegno delle sezioni dell'
arco di Fiavè?
Mi sto, al contempo, interessando per il rilievo dei dati di compressione trazione e d elasticità, visto che
in rete non si trovano. Con un pistone idraulico ed una pompettina potrei allestire un attrezzo per le prove di compressione e trazione, leggendone i valori con una cella di carico per pese elettroniche.
raff