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 arceria antica e arceria moderna - due mentalita a confronto 
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Iscritto il: 27/07/2010, 9:00
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aggiungerei anche che gli archi dei nativi andrebbero utilizzati ognuno col suo stile di tiro e aggancio e spesso noi occidentali li usiamo come quelli moderni il chè influisce anche sui risultati


10/11/2010, 18:08
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io ti ascolto con piacere Alberto, anzi non vedo l'ora che ricominci a truciolare archi
sono una spugna (non solo da taverna come pensate :lol: ) e assorbo un pò da tutti - rielaboro e offro su piatto se mi riesce

Sagittando
è nato con l'intento di sfatare luoghi comuni in ambito arcieristico che come dogmi affermano che l'arco lungo (ribattezzato per distinguerlo da questi matti :D "lungobastone") sia un invenzione inglese medievale, che gli storici son solo quelli che prevede il regolamento fiarc, che 50# sono un libraggio medioalto, che gli Holmegard e il Mollegabet son la stessa cosa, che il punto di "ancoraggio è alla bocca" per forza, ma potrei continuare a scrivere intere pagine, lo faremo insieme tutti quanti.
Quindi, come ti sarai reso conto rispetto alla maggior parte degli altri forum a tema, anche esteri, un occhio di riguardo più all'archeologia sperimentale e alla storia,
ma per un buon falegname o per un aspirante arcaio o anche solo per un amico o che lo diventarà, spazio per discutere ce n'è in abbondanza e sopratutto tanta voglia di ascoltarlo e se possibile aiutarlo

Capisco l'atteggiamento di Maon e Maghin, stufi di leggere le solite "arcobabbanate" ma so che una volta raggiunta la giusta consapevolezza che si stia parlando di uno storico archeolocico- sperimentale(mi paice come termine, è il migliore che mi è venuto) o di uno storico da regolamento (abbiamo infatti aperto due stanze diverse sugli archi)
non vedo che problema ci sia a valutare un buon pezzo di legno o altri materiali naturali che è diventato arco con la passione di una persona che lo posta e lo offre a tutti spassionatamente


10/11/2010, 20:59
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Iscritto il: 26/09/2010, 17:59
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Località: Roccabruna-Marchesato di Saluzzo
Scetticamente sento dire che il tiro degli indiani era talmente preciso da colpire al cuore a 100m una persona :cry:
Ho paura che sia come la favola dei pistoleros che si sfidavano a duello da distanze siderali e, infallibili, colpivano in fronte l'avversario :cry:

Il tiro da duello generalmente si svolgeva tra i 5 e i 10 metri, e non sempre si prendevano!

Il massimo documentato dai Ranger è 50/60 iarde che corrispondono a 45/55m max., che è comunque un bel tiro, con quegli archi.

Giusto che poi tirassero da cavallo e generalmente a non più di 15/20m. in battaglia, a caccia a fianco al bisonte, alla caccia da appostamento, tiravano max a 10m.
Solo gli Inglesi inventarono la misura delle 60 iarde ma, quando già l'arceria era in declino e divenne arceria da tiro al bersaglio.

Prima l'interessante era buttarle nel mucchio più lontano possibile.
Ma lì la precisione non contava.


10/11/2010, 23:02
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Iscritto il: 08/07/2010, 20:21
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Località: Insubria
io son dell'idea comunque che un arciere, che con l'arco direttamente o indirettamente ci mangiava, nelle epoche di cui parliamo (sia esso Otzi contro il suo coetaneo, Inglese al soldo di Guglielmo I, pellerossa, Parto contro Crasso, Longobardo contro Roma) che non ci predeva altro no nera che un arciere morto


11/11/2010, 1:16
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Iscritto il: 17/09/2010, 12:56
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Località: Verona...
magin ha scritto:
Cita:
Era più semplice! Parlavo dei Tedeschi che si vestono da indiani! Ora ricerco qualcosa su primitive archer o su "bowyers' journal", fanno dei grossi ritrovi, tutti dentro tepee vestiti con pelle "brain tanned", fa effetto vedere questi uomini bianchissimi con le cosce di fuori (purtroppo non solo le cosce)... Ovviamente i loro archi storici sono piuttosto variopinti
Ciao!

ecco cosa intendeva! scusa Alberto ma sui forum è sempre in agguato il fraintendimento!
si i tedeschi son terribili quando fanno gli indiani è là è di gran moda :lol:
devi capire che sono un po prevenuto per il fatto che spesso vedevo gente guardare con sufficenza archi solo per l'aspetto grezzo. scusa ancora!

son daccordissimo sia con Marco che con Astropedro, era gente che nasceva con l'arco in mano.
spesso infatti erano archi da cavallo fatti per esigenze diverse dai nostri

Sia inteso gli archi corti son nati soppratutto con lavvento del cavallo prima erano un po piu lunghetti e gli indiani cacciavano a piedi mi sembra consi consa :mrgreen: ;)


11/11/2010, 1:48
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Iscritto il: 06/10/2010, 14:19
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Località: Firenze
Che sapessi gli indiani erano più come mitragliatrici che cecchini...
Tiravano una mole impressionante di frecce, ma non necessariamente con una precisione millimetrica...

Manx... sicuramente hanno sempre fatto di tutto per raggiungere questo scopo!!!

Una "provocazione" sull'arco di tasso, rifacendomi ai commenti sopra... prendetele come i commenti di una persona infinitamente meno preparata di voi... Quindi vado più a buon senso che a documentazione.

Noi vediamo i "singoli" archi.
Ma anche "armare un esercito" non doveva essere così facile, la qualità del legno se può essere meno importante per chi se lo studia e gira intorno ai nodi come "noi", ma in quel caso era una specie di "fabbrica" di archi... Anche magari "deviare" dallo standard mettendosi a fare ricurvi, flatbow o altro. Era sicuramente l'arco "migliore" in quel contesto, non è detto che in altri lo sarebbe stato.
Anche il "target" a cui si indirizzavano, gli archi Turchi e mediorientali erano destinati ad una "elite" di cavalleria, le 100-150 e passa ore per la loro costruzione e la maggiore specializzazione dovevano essere pagati, come faceva una persona "normale" a pagare tanto senza includere il costo del materiale? Ci fai almeno 20 longbow in quel tempo...
Ciao,
Alberto


11/11/2010, 12:42
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Iscritto il: 27/07/2010, 9:00
Messaggi: 2594
Cita:
Noi vediamo i "singoli" archi.
Ma anche "armare un esercito" non doveva essere così facile, la qualità del legno se può essere meno importante per chi se lo studia e gira intorno ai nodi come "noi", ma in quel caso era una specie di "fabbrica" di archi... Anche magari "deviare" dallo standard mettendosi a fare ricurvi, flatbow o altro. Era sicuramente l'arco "migliore" in quel contesto, non è detto che in altri lo sarebbe stato.
Anche il "target" a cui si indirizzavano, gli archi Turchi e mediorientali erano destinati ad una "elite" di cavalleria, le 100-150 e passa ore per la loro costruzione e la maggiore specializzazione dovevano essere pagati, come faceva una persona "normale" a pagare tanto senza includere il costo del materiale? Ci fai almeno 20 longbow in quel tempo...


la tua è un osservazione interessante. sarebbe un discorso molto lungo ma cercherò di riassumere in poche righe.
innanzitutto si dovrebbe contestualizzare l'affermazione nel tempo e nel luogo. gli archi della Mary Rose, complessivamente tutti di eccellente qualità erano costruiti con materie prime fatte arrivare per lo scopo quindi scelte. erano fatti da artigiani che li facevano in serie in questo caso si per un esercito e tutti con la stessa filosofia.
nel caso di Oberflacht ad esempio pur essendo di tasso non rientrano nella categoria a bastone ed erano lavorati tutti allo stesso modo. archi così sono stati trovati solo li e probabilmente erano il frutto di una "deviazione" sul tema come ipotizzi tu che però non ha avuto seguito.
per gli archi di Haithabu anche in quel caso a bastone son costruiti con lo stesso stile, leggermente diverso da quello degli archi di Nydam sia pur sempre a bastone, trovati nella stessa area ma di quattro cinque secoli precedenti.
insomma pur con leggere differenze da arco ad arco per ovvi motivi, in genere uno o più artigiani di una determinata area e spazio temporale avevano la tendenza a costruire archi con la stessa filosofia.
ciò non toglie che sicuramente qualche artigiano abbia provato anche altre strade e gli archi di Oberflacht ne sono la dimostrazione.
il fatto poi che l'ultimo arco di legno europeo usato in guerra fosse il longbow inglese significa che alla fine quella era la tipologia migliore e più adatta alla bisogna.
Ciao!


11/11/2010, 13:21
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Messaggi: 2675
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AlbertoA ha scritto:
Che sapessi gli indiani erano più come mitragliatrici che cecchini...
Tiravano una mole impressionante di frecce, ma non necessariamente con una precisione millimetrica...

Manx... sicuramente hanno sempre fatto di tutto per raggiungere questo scopo!!!

Una "provocazione" sull'arco di tasso, rifacendomi ai commenti sopra... prendetele come i commenti di una persona infinitamente meno preparata di voi... Quindi vado più a buon senso che a documentazione.

Noi vediamo i "singoli" archi.
Ma anche "armare un esercito" non doveva essere così facile, la qualità del legno se può essere meno importante per chi se lo studia e gira intorno ai nodi come "noi", ma in quel caso era una specie di "fabbrica" di archi... Anche magari "deviare" dallo standard mettendosi a fare ricurvi, flatbow o altro. Era sicuramente l'arco "migliore" in quel contesto, non è detto che in altri lo sarebbe stato.
Anche il "target" a cui si indirizzavano, gli archi Turchi e mediorientali erano destinati ad una "elite" di cavalleria, le 100-150 e passa ore per la loro costruzione e la maggiore specializzazione dovevano essere pagati, come faceva una persona "normale" a pagare tanto senza includere il costo del materiale? Ci fai almeno 20 longbow in quel tempo...
Ciao,
Alberto

Cita:
Che sapessi gli indiani erano più come mitragliatrici che cecchini...
non è vero niente erano molto preccisi e mirati non come i longbowidali europei che dall'alto di una collina tiravano nel mucchio chi muore muore e se no morira in altro modo.visto che nella norma combattevano piu con ascein selce e coltello oltre a mazze tipo bastoni con la testa tozza con degli spuntoni che ne fuoriuscivanotieni presente che l'avento del cavallo a acorciato i loro archi rinforzzandoli con tendine aumentandone il carico gia corto il loro allungo si è andato ad acorcirsi maggiormente pur mantenendo la lunghezza delle loro frecce che in alcuni casi superavano i 33"
Cita:
fermo restando non trovarono dificolta insuperabili ma visto che ci crescevano con questi la padronanza era tale da dar filo da torcere sopratutto ai colonni bianchi che pur avendo dalla loro tecnologia moschetti pistole sempre piu svilupati in armi di distruzzione fronteggiavano gli indiani con molta titubanza.
Cita:
:DUna "provocazione" sull'arco di tasso, rifacendomi ai commenti sopra... prendetele come i commenti di una persona infinitamente meno preparata di voi... Quindi vado più a buon senso che a documentazione.

:D se vuoi qui vicino c'è uno spizzio ti prenoto un posto :mrgreen: :lol: :lol:


11/11/2010, 13:27
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Iscritto il: 09/11/2010, 16:34
Messaggi: 89
cè poco da fare il più gran numero di reperti arcieristici è proprio di tasso. Questa pianta magica e tossica è fantastica per la costruzione degli archi. Ognuno di noi può inventarsi un arco da guerra in sorbo o in nocciolo ma non ne hanno mai trovati. Cè chi si inventa i piemontesi di tasso ma non se ne sono mai trovati. Chi ci dice che i piemontesi di Baleison (non maon ma il vero pittore di demonte) fossero di maggiociondolo? Questa è una mia congettura che deriva dalla sperimentazione sulle forme e i legnami. I migliori archi riflessi che fino ad oggi ho costruito con legnami esistenti nella mia terra sono quelli di maggiociondolo per cui deduco che............ questo fino a quando qualcuno mi dimostrerà che questo o quel legno funzionano meglio e allora ammetterò di aver sbagliato sulla mia congettura. Io penso che ogni area geografica avesse nella storia gli archi più adatti alle caratteristiche del luogo:presenza del legname, temperature, tasso di umidità ecc. E forse anche rango del proprietario. Non me lo vedo un faraone sul suo carro con un arco di tasso o di acacia, quest'ultimo certamente me lo vedo in mano a un soldato egizio. Nessun arco e rozzo perchè ogni oggetto costruito dalle mani dell'uomo è un'opera d'arte perchè unica , ottenuta dalla trasformazione di una massa (doga) in un oggetto funzionale e anche bello. Chiediamoci anche perchè gli archi venissero decorati e ancora perchè sergio li decora. Perchè sono opere d'arte e al pari di chi preferisce monet a altri impressionisti così cè chi ama il lungobastone o il piemontese o i compositi. Io non digerisco molto i compositi anche se li costruisco perchè non rientrano nei miei canoni artistici. un composito comporta un procedimento costruttivo più vicino alla meccanica di precisione, al contrario un arco in solo legno di da l'opportunità di lavorare con la fantasia e la vena artistica. Per finire sta sequela di spropositi costruite, costruite e costruite che fa bene allo spirito. aspetto commenti


17/11/2010, 12:00
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Iscritto il: 17/09/2010, 12:56
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Località: Verona...
ricu ha scritto:
cè poco da fare il più gran numero di reperti arcieristici è proprio di tasso. Questa pianta magica e tossica è fantastica per la costruzione degli archi. Ognuno di noi può inventarsi un arco da guerra in sorbo o in nocciolo ma non ne hanno mai trovati. Cè chi si inventa i piemontesi di tasso ma non se ne sono mai trovati. Chi ci dice che i piemontesi di Baleison (non maon ma il vero pittore di demonte) fossero di maggiociondolo? Questa è una mia congettura che deriva dalla sperimentazione sulle forme e i legnami. I migliori archi riflessi che fino ad oggi ho costruito con legnami esistenti nella mia terra sono quelli di maggiociondolo per cui deduco che............ questo fino a quando qualcuno mi dimostrerà che questo o quel legno funzionano meglio e allora ammetterò di aver sbagliato sulla mia congettura. Io penso che ogni area geografica avesse nella storia gli archi più adatti alle caratteristiche del luogo:presenza del legname, temperature, tasso di umidità ecc. E forse anche rango del proprietario. Non me lo vedo un faraone sul suo carro con un arco di tasso o di acacia, quest'ultimo certamente me lo vedo in mano a un soldato egizio. Nessun arco e rozzo perchè ogni oggetto costruito dalle mani dell'uomo è un'opera d'arte perchè unica , ottenuta dalla trasformazione di una massa (doga) in un oggetto funzionale e anche bello. Chiediamoci anche perchè gli archi venissero decorati e ancora perchè sergio li decora. Perchè sono opere d'arte e al pari di chi preferisce monet a altri impressionisti così cè chi ama il lungobastone o il piemontese o i compositi. Io non digerisco molto i compositi anche se li costruisco perchè non rientrano nei miei canoni artistici. un composito comporta un procedimento costruttivo più vicino alla meccanica di precisione, al contrario un arco in solo legno di da l'opportunità di lavorare con la fantasia e la vena artistica. Per finire sta sequela di spropositi costruite, costruite e costruite che fa bene allo spirito. aspetto commenti

    dovevi farti prete con le orazzioni sei il top :D :mrgreen: :lol: :lol:
    ;) don ricu,padre ricu tra i frati fratello ricu :lol: :lol: non suonano male! :lol:


17/11/2010, 17:40
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