in tutta sincerità...
quando tempo addietro ho visto gli archi che costruisce il mio amico Ascani sono rimasto davvero impressionato
penso di averne osservato uno realizzato in citiso mantenendo solo 2 anelli chiari di alburno per più di un ora,
ritengo che il caro Enrico abbia raggiunto un livello di perfezione con quelli che qualcun altro ha ribattezzato "archi piemontesi" incredibile
,
già appoggiati agli stand del museo dell'Arc a Villar San Costanzo sembrano opere d'arte di design e pensare che sono nati da un dipinto di San Sebastiano, da molta passione e da una manualità da primato
andando oltre i complimenti doverosi, superata la pura ammirazione...
generalmente in me scatta l'istinto di sfida
non intendo superare Enrico ma per lo meno raggiungere un livello competitivo
la sfida è contro me stesso e le mie capacità col fine ultimo di crescere personalmente come costruttore
Con uno dei due pezzi di olmo che già vi ho presentato
viewtopic.php?f=23&t=27vorrei tentare l'impresa
incomincio con una prima sbozzatura ad accetta
Allegato:
Immagine 006a.jpg
procedo poi a bloccare in morsa montata sulla panca la nostra doghetta per comincio con il "tirapetto" a lama piatta a fare i piani stando abbondante giusto per vedere di conoscerci e capire con che anelli di crescita o nodi ho a che fare in questo caso
ritengo che per un flat morsa e coltello a due manici renda la vita più semplice e garantisca maggior precisione ma ammetto che utilizzare il metodo più ancestrale dell'accetta e della rasiera sia davvero molto più emozionante, se non avete capito cosa intendo in un altro topic, magari tutorial, ve lo spiego meglio coadiuvato da Magin & Maon se ne avranno voglia
guardate che bei riccioli candidi ha quest'olmo, sembra di burro ma vi garantisco che è bello duro e mette a prova la forza, il sudore e l'impegno del costruttore