mastrofoco ha scritto:
.........
1 definizione di ritocco...quale volete fare quello erto? Va bene tutto allora.
2 prendo in considerazione i consigli da chi riesce a farmi un ritocco coprente almeno per 3/4 di superficie e con stacchi di almeno 1 cm e qua dentro conosco solo Brizzi!
Mai ho inteso di darti consigli, ma ho solo riportato notizie
mastrofoco ha scritto:
.........3 il prof Chelidonio ha fatto gran lavoro di ricerca locale specialmente sulle FOLENDE o pietre focaie(per queste si utilizzavano una picozza e un martello a rotella per dividere le lame staccate) ma non ho notizie di gran lavori
Il prof Chelidonio ha svolto un'ampia attività di ricerca e non solo sulle "folende" arrivando a pubblicare molti lavori nel campo della litica preistorica e storica. Ha ricomposto i modi con cui l'uomo ha "ingenerizzato" la produzione di lame di selce da cui ottenere le pietre focaie per le armi ad avancarica (il martello rotondo o francese permetteva di ricavare in primis le lame e dopo a spezzarle nel formato desiderato) ma al contempo ha ampliato e riprodotto le conoscenze sulla scheggiatura preistorica. Questo è un lavoro che risale al 1988:
http://members.peak.org/~garyc/family/f ... o/PF.E.htm lo stesso anno della conferenza, a cui assistetti, con dimostrazione di ottenimento di una punta di freccia; come strumenti usò solo sassi.
Notare nel doccumento le pietre focaie ritoccate.
Certo la sua riproduzione non era all'altezza di una punta di tipo remedelliano, (il tempo durante una dimostrazione/conferenza è solitamente poco) ma sempre punta di freccia era al pari di quelle che normalmente si ritrovano durante gli scavi archeologici:
http://www.lombardiabeniculturali.it/re ... ?current=5 le quali testimoniano che alla bisogna non si badava eccessivamente alla bellezza del ritocco dei margini ma si cercava la penetrazione della punta nel bersaglio.
Nel documento di Chelidonio si possono notare gli strumenti dei folendari, in fondo, vi è anche una trattazione sull'accensione del fuoco.
Sempre lui, andava a far dimostrazioni di scheggiatura e ricostruzione di strumenti litici, come qui, ma mi sto ripetendo:
http://www.romagnaoggi.it/cronaca/moden ... selce.htmlUn piccolo elenco delle trattazioni di Chelidonio:
http://koha.mom.fr/cgi-bin/koha/opac-se ... donio....e questo senza voler togliere nulla a Brizzi, che ha la mia ammirazione sia per le sue riproduzioni di punte che per i suoi lavori.
mastrofoco ha scritto:
.........4 lasciamo perdere la teoria o il sentito dire da tizio e caio senza aver provato! Io ho scheggiato con svariati materiali e attrezzi improvvisati ma questo non vuol dire che sono buoni all' inizio
Anche l'utilizzo di corni di capriolo o punte di corno e osso si usano ma sono ALTAMENTE sconsigliati per chi sta iniziando...
Imparare l'arte della scheggiatura, partendo dalle nozioni che si possono apprendere da pubblicazioni, implica tassativamente un ragionamento da parte di chi si applica per la semplice ragione che la selce, da nodulo a nodulo, cambia modo di reagire all'urto ed alla pressione anche se apparentemente, all'occhio non allenato, non sembra. Questo porterà inevitabilmente a piccole varianti personali nel modo di scheggiare, ovvero piccoli modi diversi di arrivare ad un unico risultato.
Il guardare uno scheggiatore in azione risolve poco: difficilmente egli comunicherà i "segreti" delle azioni non pefettamente distinguibili, sarà sempre restio a comunicare quei segreti che ha appreso con lunghi e dolorosi versamenti di emoglobina.
Perchè ritieni "altamente sconsigliati " l'untilizzo di corni ed ossi come ritoccatori? Per il fatto che scivolano lateralmente? Certamente è vero ma è anche vero che al neofita si deve dire che la presssione del ritoccatore non deve essere in senso laterale, magari a scorrere, ma solo in senso verticale; poi quando sarà esperto sarà un'altra cosa.
mastrofoco ha scritto:
.........Ottone,bronzo,ferro dolce sicuramente si possono usare anche ammorbiditi ma non hanno il grip giusto specialmente per chi non ha mai fatto nulla( potrebbero risultare anche pericolosi se scivolano sul bordo) sempre che non si voglia faida ritocco erto ma quello lo ha fare anche mia figlia a 12 anni
Vi sono bronzi con basso contenuto di stagno ed ottoni con alto contenuti di zinco che presentano plasticità e "grip", come lo chiami tu, migliori del rame. I piccoli tondini, sia in bronzo che in ottone, solitamente sono in lega per impieghi generici; in quelli acquistati per lavoro da me vi ho riscontrato la stessa caratteristica del rame crudo...
Per la pericolosità, "se scivolano sul bordo" sarei perplesso:
http://www.youtube.com/watch?v=r1dVN4nG1Iw in questo filmato fanno vedere l'operazione di ritoccatura: ad ogni azione il ritoccatore va a premere sul palmo della mano ma siccome è protetto dal cuoio non vi è alcun danno; allo stesso modo se scappa o scivola per mancato "grip" la sua corsa termina sul cuoio senza danni. E' piu pericolosa l'azione di troncatura di un modulo che questa.
olla speranza di non aver urtato la tua sensibilità, nel qual caso mi scuso subito
Un saluto da Raff