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 tirar d'arco storico o tirare storicamente con l'arco ? 
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Iscritto il: 12/06/2016, 8:06
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....Beh, non ho mai detto che fare il fante pesante sia una passeggiata.
Del resto anche da semplice arciere, domenica mi si sono scaraventati addosso tre energumeni in cappello di ferro e gambeson.
Due hanno pensato bene di buttarmi a terra e immobilizzarmi mentre il terzo mi ha tirato un colpo di punta al petto, per fortuna controllando il colpo (a proposito, se qualcuno si domanda perché i normanni di ritorno dalle crociate indossavano giacchi di pelle che prima non avevano, ora lo ha capito).
(Ah, se qualcuno si chiede perché gli arcieri nel Tempo hanno imparato a tirare con quello scomodo elmo con paranaso, beh, ora ha capito anche questo e forse ha anche capito perché ancorano all'incisivo o all'orecchio e non all'angolo della bocca che lascia il paranaso in traiettoria - di Gionata, ti viene in mente qualcuna delle tue belle immagini che ora è un po' meno strana :lol: :lol: ).

...Oggi è lunedì e gia non fa più male.

Fare rievocazione di un evento bellico non è una passeggiata e un incidente può capitare, come in tutte le attività sportive.
Qualche volta un salto in pronto soccorso si è dovuto fare, quasi sempre sono i proiettili delle macchine da guerra i responsabili, poi arrivano le mischie a fare danni (spade e picche specialmente), ultimi gli archi.
Certo fa un po' effetto vedere lo sguardo strabuzzato dell'infermiere che compila la scheda scrivendo "colpo di trabucco" :lol:
Facendo i debiti scongiuri, sono danni enormemente inferiori a quelli che si rischiano in una 'sana e sicura' partita di calcetto o di basket.

Se poi vai incontro ad un gruppo di arcieri in assetto da battaglia, privo di quelle protezioni (per altro obbligatorie) e di quella serie di accorgimenti tattici (e questi sono effettivamente talvolta mancati in questa manifestazione) necessari... Beh, anche io posso sfidare un pugile professionista o partecipare ad una partita di rugby di serie A.
Se lo faccio, qualcuno di voi potrebbe forse non obiettare che vado a prendermi qualche rischio di più del ragionevole?!?
A questi eventi bisogna partecipare dopo una opportuna preparazione e il giusto rispetto per l'avversario.

In tanti anni che partecipò a questi eventi ne ho prese e ne ho date.
I tanti bei ragazzi che ho incontrato, quando ero a terra a battaglia finita, mi hanno sempre teso una mano con un sorriso.
Mai una volta il sapore di sangue in bocca non è stato velocemente pulito da un boccale di birra e una sincera stretta di mano.

Si studia così l'arco lungo da guerra medievale?!?
Cosa devo dirvi, io lo preferisco alla garetta tirando al batti freccia coperto di iuta da venti metri con l'arco in rattan e le 5/16.
Ma questo sono io, non è che dica agli altri che si deve fare così.
Massimo rispetto e a ognuno la sua via.


18/07/2016, 22:03
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Iscritto il: 26/02/2011, 11:43
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ora che l'arco sia un arma tattica in battaglia mi sta bene , dire che sia risolutivo ne dubito

per tritare la carne non c'è niente di meglio della fanteria solo che questa patisce la cavalleria , e qui ritorna l'arcere in grado di ferire i cavalli (tetano*) poi arrivano gli orientali che tirano frecce da cavallo e la strategia si complica .

ovviamente non si può scaricare una freccia da un quarto di libbra da un composito o da un tasso da 160 libbre su di una persona .

le battaglie del medioevo erano combattute più con il cuore che con la testa e la fortuna spesso e volentieri pagava molto di più dell'audacia .

*il tetano non va sottovalutato , a volte bastava la punta di una needle bodkin intrisa nello sterco di cavallo per mietere vittime nel post battaglia.


19/07/2016, 13:10
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Iscritto il: 12/06/2016, 8:06
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Ho paura di non essere stato compreso.
Non volevo dire che tirar storicamente con l'arco è una attività da duri.
Volevo solo far comprendere che per tirare storicamente con l'arco, prima di tutto occorre...
...appoggiare l'arco un momento.


Cosa significava l'arco storico....
Gioco per i piccini e per gli anziani-maestri.
Sport e strumento per emergere nella società, per i giovani pronti a misurarsi con i tornei oggi e con il mondo domani.
Strumento per misurarsi con la vita è con la morte, prima con la caccia, poi con la guerra.
Strumento di democrazia che mette allo stesso livello il principe con l'ultimo nato della plebe.
Elemento di emancipazione della donna o comunque del debole e dell'oppresso.
Attrezzo di aggregazione sociale, nelle feste e poi negli esercizi formali destinati a preparare le squadre di guerrieri scelti del domani.
Strumento di continuità con il passato e la storia (gli antenati di Gionata).
Ed infine, mezzo di elevazione spirituale, nella religione, nella magia e nell'arte.
...Solo ieri l'arco poteva fare tutto ciò ?!?!?

Questo è il tirar storicamente con l'arco che occorre rievocare.
Ognuno di noi tende a praticare in modo moderno, specializzato, dedicandosi ad una sola di queste dimensioni.
Spesso quella sportiva/atletica (quello che ci deve pigliare), talvolta quella dello studio storico/archeologico o spirituale (quello che NON ci deve pigliare), entrambe figlie di una dimensione scientifico-analitica nata quando il nostro arco non era già più.
Ma quand'e' che smetteremo di ragionare per categorie.
Guardiamoci in faccia, gente di questo forum, vi sto dicendo delle novità ?!?

Tirare storicamente significa soprattutto riscoprire questi suoi aspetti polidimensionali, in forte antitesi con la direzione sempre più specialistica e spersonalizzante che sta prendendo una società che si sta dimenticando di chi è l'uomo.
Le Rievocazioni devono servire a recuperare questa dimensione e questi valori, pescati dal lontano passato ...e pur così tremendamente moderni.
Senza questa valenza, le nostre Rievocazioni non produrranno alcuna cultura e finiranno presto per essere assimilate dai più alla "Sagra delle Patata" di turno.

Poi, si ritorna ai fondamentali e si scopre come tutto ciò sia in relazione con la posizione del gomito e con la respirazione.



...ora riprendiamolo pure questo arco.
Scommettiamo che tira più lontano?!?

;)


19/07/2016, 20:52
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Iscritto il: 26/02/2011, 11:43
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questo thread era nato in seguito ad una diatriba filologica , in commercio esistono repliche di yumi o di archi compositi in fibra sintetica
nel kyudo in particolare si studia molto la tecnica di tiro anche usando archi e frecce non proprio filologiche.
ho compreso il tuo punto di vista;
le rievocazioni storiche sono belle cose, le discussioni attorno ad esse un bel esercizio per la mente.


20/07/2016, 12:13
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Iscritto il: 21/01/2014, 14:09
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Località: Segrate (MI)
Oliviero digit:
Guardiamoci in faccia, gente di questo forum, vi sto dicendo delle novità ?!?
Tirare storicamente significa soprattutto riscoprire questi suoi aspetti polidimensionali, in forte antitesi con la direzione sempre più specialistica e spersonalizzante che sta prendendo una società che si sta dimenticando di chi è l'uomo.
Le Rievocazioni devono servire a recuperare questa dimensione e questi valori, pescati dal lontano passato ...e pur così tremendamente moderni.
Senza questa valenza, le nostre Rievocazioni non produrranno alcuna cultura e finiranno presto per essere assimilate dai più alla "Sagra delle Patata" di turno.
Poi, si ritorna ai fondamentali e si scopre come tutto ciò sia in relazione con la posizione del gomito e con la respirazione.


Caro Bac, Oliviero, in realtà, non parla tanto di rievocazioni storiche ma dell'oggetto del thread. Lui ha scelto la "modalità Rievocazione" per esercitare questa attività (anch'io, del resto).
Il punto è, secondo me, che, al di là di come il thread era nato, il punto messo in evidenza da Oliviero (ma non solo da lui e non solo qui) è il senso, se c'è (e secondo me c'è eccome) del tiro storico (del tirare storicamente) OGGI.

Su questo, tu, che cosa pensi?


20/07/2016, 14:56
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Iscritto il: 26/02/2011, 11:43
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Cita:
è il senso, se c'è (e secondo me c'è eccome) del tiro storico (del tirare storicamente) OGGI.

Su questo, tu, che cosa pensi?



io penso sia un filone dell'arceria che può evolvere in qualcosa di spettacolare
una volta codificato a dovere con regole semplici volte ad esaltarne le peculiarità.


20/07/2016, 15:28
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Iscritto il: 27/07/2010, 9:00
Messaggi: 2594
La discussione è molto interessante. Credo di comprendere il discorso di Oliviero (che non mi sembra parli semplicemente di "rievocazioni storiche") e mi trovo anche daccordo. Forse l'argomento iniziale era più un discorso "tecnico" che poneva l'accento sulla differenza tra l'utilizzo dello strumento (non necessariamente "storico") e il tirar moderno pur con archi "storici" ma è naturale che la discussione si sia evoluta a concetti più ampli. In ogni caso, credo ci si possa discutere molto a lungo e naturalmente ciascuno esponendo il proprio o i propri punti di vista. Io mi sento di concordare con divese delle cose lette. Se dovessi esprimerne anch'io uno, per quel che è riguardato il mio approccio, penso che direi "tirare storicamente con un arco storico (vero)", non importa se di tasso, composito ecc. Credo che per stirare storicamente con un "warbow" di legno bisogna utilizzarne uno piuttosto "tosto" per le nostre forze altrimenti il gesto non riesce ad essere "storico". Allo stesso modo, un arco mongolo andrebbe utilizzato con il pollice. Utilizzare un arco moderno tipo compound col pollice o alla maniera del warbow mi sembra una forzatura così come il contrario. Credo che ad ogni arco vada associato il gesto corretto o comunque uno di quelli "compatibili" e trovo che mischiare le cose abbia poco senso. Naturalmente il mio era un discorso riguardante l'associazione gesto/arco e non altro.

ciao


21/07/2016, 14:07
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Iscritto il: 26/02/2011, 11:43
Messaggi: 2674
faccio un esempio pratico prendendo spunto anche da ciò che ha detto Magin
il tiro di gittata : basta imporre un limite minimo di peso e lunghezza e il resto viene da se se vuoi competere con un selfbow (e corda naturale) deve essere molto ben costruito e usato
come fanno gli inglesi ad esempio 1/4 di libbra e 32" per le frecce
così facendo tutto il resto va di conseguenza.



(per i turchi c'è una vasta bibliografia sul tiro di gittata per ora li tralascio)

p.s.
ma ci avete mai fatto caso che tocca sempre agli inglesi scrivere le regole ...


21/07/2016, 20:37
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Iscritto il: 30/01/2012, 23:04
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Scusate se mi intrometto.
E se vado fuori tema me lo direte voi. Io cerco di fare tutto filologico (A parte le corde) e quando faccio la gara di tiro preistorico faccio abbastanza pena, ma anche quando provo ad allenarmi al campo di tiro. Io non ho fatto corsi, ma chi potrebbe insegnarmi a tirare come tirava Otzi? Quale sarebbe la tecnica di tiro che si avvicinerebbe di più a quel periodo storico? Quando vado a tirare con gli altri (che fanno veramente dei bei tiri) non ho paragoni perchè io non uso poggia freccia e le punte in osso o selce non le peso e nemmeno le aste ( sia di canna o legno) quindi non ho molte costanti ma un 'infnità di variabili. Inoltre se come dice Jeval per cacciare ci vuole una potenza molto alta, chi je la fà a tendere? e in che modo semmai?
aloa


12/09/2016, 22:01
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Iscritto il: 12/06/2016, 8:06
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Provo a dirti la mia.
Ho il serio sospetto che tutti gli esperti di tiro preistorico dicano la loro opinione, come gli altri.
Se guardiamo gli stili dei primitivi, Ishi compreso, viene da ridere.
Ma, come già dissi altrove, un buon cacciatore può permettersi di essere un pessimo arciere.
Lui non si deve esercitare a fare il tiro istintivo, perché ha ancora quell'istinto che gli permette di avvicinarsi a pochi metri da un animale e piazzargli una freccia mortale da dove non si può sbagliare, neanche tirando in modo davvero strano.
Insegnare a quest'uomo a tirare con l'arco è come voler insegnare ad una tigre a usare gli artigli: un'imbecillità.
Ho sempre sorriso, pensando che Oetsi se ne girasse armato di tutto punto con un arco, a sentire gli esperti, inutilizzabile a duemila metri di altezza e con una punta di selce infilzata nella spalla, magari inseguito da qualcuno che voleva fargli la pelle. Sarebbe stato davvero un pirla, come si dice qui. Quell'arco lo usava eccome, magari non come facciamo noi oggi.
Ma non chiedermi come tirava. Bisognerebbe fare una copia dell'arco e vedere come si poteva usare (magari provando a usare quella corda che tutti giurano non essere la corda dell'arco). magari scoprendo che con quell'arco non si sviluppano lìbbraggi altissimi, ma sufficienti per portare a casa il pranzo.
Certamente in modo molto diverso da come facciamo noi oggi.
Fare ciò, con le gare c'entra davvero poco.

Tu non sei Oetsi.
Qualche garetta non la disdegni, anzi, partecipi volentieri.
La tua vita non è mai dipesa dall'arco ed esso non è stato il tuo compagno inseparabile da che hai memoria di essere al mondo.
Se vuoi tirare bene, ti devi allenare e devi preparare l'attrezzatura con calma e buon senso.
Con qualsiasi arco, compreso quello storico primitivo.
E prima di colpire con frecce di forma e peso diverso, varrebbe la pena di allenarsi due, tre volte la settimana sviluppando una tecnica consona agli strumenti che utilizzi, che potrebbero non escludere di utilizzare frecce uguali che ben si accoppiano al tuo arco, all'allungo che ti sembra consono, con le braccia che hai a disposizione.

Ti accorgerai presto che l'arco è opportunamente considerato sport di abilità e non di forza.
Con una tecnica adatta, raddoppiare il libbraggio del tuo arco attuale, diminuendo la fatica che fai ora, non è affatto impossibile.
Ciò non toglie che potresti dover dimezzare la potenza di quello che usi ora, almeno da principio.

Qui dentro, credo che la persona che la sa più lunga sul tipo di tiro che ti interessa è sicuramente Vittorio.
Perché non farsi indirizzare da lui? Magari vien fuori che un piccolo corso vale la pena di farlo, giusto per non dover riscoprire l'acqua calda. Sai quante cose belle e interessanti potresti imparare?!?


13/09/2016, 0:48
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