quello che vedi nella foto è ciò che resta del fodero , la lama è in mezzo tra la spatha e il fodero però come vedi il ferro non è nobile come l'oro e quindi ce n'è rimasto poco.
qua ci sono delle incisioni, questo dovrebbe piacere a Giorgio.
è roba britannica però non italica.



pensavo qualche colata in piombo in uno stampo da vericiare o placcare in oro per la guardia e pomello si potrebbe inventare.

Questo è completamente diverso da tutte le altre foto , sono proprio incontentabile ? ( a proposito mi viene in mente la pubblicità Ignis di tanti anni fa dove Giampiero albertini aveva il ruolo dell'incontentabile)



Ciao Giorgio

Scusa Raff,
mi incuriosisce questa tua affermazione

......Ottenuta la lama dovremmo ricavare i solchi, che alcuni definiscono come “scolasangue” ma in realtà non era questa la necessità, bensì era quella di annullare l'effetto ventosa che il corpo del trafitto causava sulla lama, rendendone difficoltosa l'estrazione.

Potresti, per favore, spiegarlo meglio?
Penso che molti siano incuriositi da questo elemento.

Grazie

Maon

Ciao Raff, complimenti.. verrà fuori un bel lavoro.. e poi c'è tempo (fino a dicembre-gennaio) per finirlo... povero il porcello, allora!
A presto, Peppe

Ottimo Raff,
seguo con attenzione,
buon lavoro

Salve a tutti,
Un grazie a coloro che apprezzano......ciao Peppe, Niente porcello per il collaudo; le finezze da gustare me le portano direttamente a casa già stagionate e gratuite
Ciao Bac, escludo il ricavare decorazioni col piombo per poi placcarle con metallo nobile, cosa per altro fattibilissima anche in casa propria ma non alla portata di tutti; penso che la scelta ricadrà su del semplice similoro o quanto di simile si possa trovare comunemente.
Riprendiamo.....
una volta che si è ricavato il solco alla profondità e lunghezza desiderata smontiamo la guida incidendo i punti di saldatura con la mola portatile ed un disco da taglio, moliamo con un disco di carta le asperità taglienti degli stessi e la riapplichiamo la guida sull'altro lato, badando che sia alla stessa altezza di quella già eseguita; realizziamo il secondo solco.
Smontiamo definitivamente la guida e procediamo ad una levigatura interna dei solchi togliendo il grosso dei segni. Si può procedere in due modi: con una limetta diamantata, oppure piegando più volte della carta abrasiva e facendola scorrere nel solco. Io ho usato la limetta diamantata conica:
Un'intera serie da 10 pezzi, di limette diamantate, mi è costata in fiera solo 10 euro e mi permettono di intervenire su utensili anche in acciaio rapido. Saranno una cineseria ma funzionano alla grande.
La nostra lama con i solchi finiti:
A questo punto dobbiamo realizzare la “guardia”. Non è d'obbligo poiché non era presente in tutti gli scramasax, ma i ritrovamenti fanno pensare che più era altolocato il personaggio più lo scramasax era impreziosito da orpelli ed accessori.
Eccolo già posizionato sulla lama:
Segue....

Bello il solco "antiventosa".......

Raf ti sei saltato un pezzo oppure la realizzazione della guardia è l'oggetto della prossima puntata?
Bel tutorial, mi piace, e poi è dedicato a me
Vai avanti che ti seguo con interesse...interessato
Francesco

Salve a tutti,
Ciao Francesco,
L'avevo postata, la descrizione per realizzare la "guardia"...adesso mi tocca riscriverla
Bé... dedicata solo a te non é proprio vero; io lo offro a tutti coloro che vogliono approfittarne, che non hanno forgia ma solo tanta manualità da mettere in pratica.
Adesso ho poco tempo, più tardi rimedierò.
Un saluto da Raff

Tutto molto bello e invitante!!!!