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Messaggio |
Oliviero
Iscritto il: 12/06/2016, 8:06 Messaggi: 534 Località: Milano
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Leggevo su weapons of Warre che la maggior parte delle frecce Mary Rose (80%) si attesta sui trenta pollici. C’è poi una minoranza (20%) che misura 28 pollici. Questo si addice ad avere frecce pesanti e potenti per la stragrande maggioranza dei casi (tiri diretti e a parabola) con la possibilità di avere qualche freccia più leggera per andare molto lontano. Ma ciò ci direbbe anche che per tiri a lungo raggio, forse non si arrivava all'orecchio. O forse dobbiamo pensare che i 28 pollici sono per persone che non andavano fino all'orecchio. Perché dubito un quinto degli arcieri fossero piccoli... però.... Cosa ne pensate di queste diverse lunghezze?
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19/11/2017, 14:55 |
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magin
Iscritto il: 27/07/2010, 9:00 Messaggi: 2594
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Ciao Oliviero, avevo chiesto a David cosa ne pensasse e giustificava il fatto che erano frecce lunghe al massimo 79 cm tenendo conto che con alti libraggi si ha una "compressione" del corpo. Andando ad analizzare immagini del passato non ho trovato una figura di qualcuno che tirasse oltre l'orecchio. A volte sui tiri diretti si vede che arrivano sotto l'occhio. Credo che siano aperture più che sufficienti con quegli archi e quelle frecce dovevano andare bene anche per chi era alto.
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20/11/2017, 17:43 |
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Oliviero
Iscritto il: 12/06/2016, 8:06 Messaggi: 534 Località: Milano
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La maggior parte è lunga 76cm, con queste uno come me (1,80 di altezza) arriva all'orecchio senza problemi. Le altre sono 71cm e con queste devo fare attenzione a non allungare troppo. Quelle fuori da queste misure sono irrisorie, rispetto a una dotazione di ordinanza. Sarei stato un medievale alto, ma non abbastanza da richiedere frecce speciali solo per me (come si diceva, appunto, frecce fuori serie). Se dovessi giudicare con la mia esperienza di campo, direi che le corte me le tengo per tirare a trenta metri. Sono frecce leggere e veloci, parabola poco e aggancio al viso con punti di riferimento costanti per la massima precisione. A quella distanza, non sono quei cinque centimetri che mi cambiano la vita in termini di potenza espressa, ma la precisione la cambiano, almeno a me. Le lunghe le tengo per un tiro a parabola, meno preciso e a distanze maggiori. Quei cinque centimetri, qui, mi vengono molto comodi, se aumento l'apertura dell'arco fino all'orecchio e, dato che sfrutto la forza di gravità, un po’ più di peso in più non guasta affatto, sia che tiri a cento, sia che tiri a centocinquanta metri.
Ora, la domanda è invece un altra. Se devo usare una freccia per segnalare (killing e stoping power nullo) qualcosa a distanze maggiori, diciamo duecento, uso la leggera corta al labbro o la pesante lunga all'orecchio?!?
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20/11/2017, 21:53 |
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jeval
Moderatore
Iscritto il: 30/06/2010, 13:12 Messaggi: 2433 Località: pozzo della ignoranza
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Oliviero ha scritto: ............ Ora, la domanda è invece un altra. Se devo usare una freccia per segnalare (killing e stoping power nullo) qualcosa a distanze maggiori, diciamo duecento, uso la leggera corta al labbro o la pesante lunga all'orecchio?!? Questa è facile al labbro, corta , penne appena percettibili , magari sottile e barilata , punta minimale e ci fai anche 300 mt .
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20/11/2017, 22:42 |
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Oliviero
Iscritto il: 12/06/2016, 8:06 Messaggi: 534 Località: Milano
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...e infatti, i migliori tenevano in sacca otto frecce su ventiquattro diverse. Un terzo, non un quinto, per ogni evenienza... evidentemente non tutti facevano uguale o forse il numero va rivisto alla luce dei ritrovamenti? ...Ma avevo bisogno di un flight shooter che mi confermasse l'ipotesi. Grazie Jeval.
Ora, noi Arcieri nel Tempo abbiamo solo le lunghe da trenta pollici. Tirando con archi più leggeri, abbiamo abbassato il diametro dai 3/8 ai 23/64 di pollice, anche se talora dai 9mm arriviamo anche al centimetro, usando il pino anziché il pioppo, che non troviamo in commercio. Inoltre, oggi, non ci preme tutta questa precisione (purtroppo).. Il trenta pollici, poi, si presta bene anche ad un altro discorso. Il fuoco.
Quei cinque centimetri preservano l'indice dal fare i conti con sostanze incendiarie. Molti oggi pensano che gli arcieri desiderino sempre frecce veloci. Non è così. Altrimenti le assottiglieremmo, come fanno gli sportivi moderni. Specialmente per le incendiarie, poi, uno spunto eccessivamente veloce spegne facilmente la freccia. Da anni lavoriamo sulle sostanze e sulle geometrie, arrivando a risultati molto vicini, per non dire identici, a quelli che sto trovando su questo interessante testo. Frecce lunghe e troppo pesanti in punta bruciano ottimamente, ma non vanno mai al bersaglio. ...Volano basse. Qui si che non guastano anche i 32 pollici, che possono essere però anche guadagnati con un chiodo aggiunto all'asta di trenta. (Se le tiriamo contro uomini, ovviamente, la punta lunga in ferro la leviamo.) Ma a volte ci chiedono di bruciare un portone o una torre in legno. In quel caso, la freccia si deve conficcare nel legno per un tempo sufficientemente lungo a trasmettere il fuoco. Si fa anche solo con cinquanta libbre, alzando un po’ l'arco. Ma non escludo che le lunghe fuori serie trovate sporadicamente sulla Mary Rose avessero altri scopi. Sono per altro in linea con le ipotesi fatte anche dagli archeologi che hanno scritto il testo.
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20/11/2017, 23:51 |
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