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 TORRI 2012 ( 11 e 12 agosto ) 
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Iscritto il: 30/06/2010, 13:12
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Località: pozzo della ignoranza
Giornate di Arco Antico a Torri ( Sambuca Pistoiese ) .
Col patrocinio della rivista Arco Tradizionale
Mostre didattiche a cura dell'Arc e di Paleoworking
Tavole rotonde sull'arco storico
Domenica 12 prova del
“CAMPIONATO L’ARC” di TIRO CONL’ARCO ANTICO PURO"
Questa e' la locandina :



e questa la presentazione del programma :




Se avete difficoltà a visualizzare i documenti potete prenderne visione in modo tradizionale


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18/07/2012, 6:23
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Iscritto il: 29/01/2012, 0:05
Messaggi: 11
Allego l'invito aggiornato con il
patrocinio del DiPaSt -
Alma Mater Studiorum - Università di Bologna - Dipartimento di Discipline Storiche, Antropologiche e Geografiche

sulle "Giornate di Arco Antico a Torri" e sulla Tavola Rotonda informale "Un Osservatorio sul Tiro con l’Arco Storico in Italia" previsto per l'11-12 Agosto 2012 a Torri di Sambuca Pistoiese.
Allegato:
TORRI2012.pdf

Allegato:
torri2012_presentazione.pdf

Allegato:
torri2012_regolamento.pdf


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30/07/2012, 19:30
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Iscritto il: 27/09/2010, 16:00
Messaggi: 1299
Località: Medio Olona
Ed ecco, siamo arrivati a casa anche noi, dopo esserci presi il tempo comodo per fare colazione, un giro in paese, qualche chiacchera col Mastrofoco e i ringraziamenti e saluti di rito.
Che dire? Insieme a Lady Gorthan, ringrazio Alex e tutto lo staff che si è prodigato per mettere in piedi questa occasione di ritrovo con vecchi e nuovi amici; ringrazio lo staff della proloco che ci ha messo a disposizione la struttura della vecchia canonica per l'alloggio; ringrazio altresì tutti gli intervenuti alla tavola rotonda di sabato, che hanno portato i loro punti di vista e le loro esperienze in materia di arco storico, dando elementi su cui ragionare a tutti i presenti, me per primo.
Sono contento di aver fatto la conoscenza diretta dell'inappuntabile Prof. Vittorio Brizzi e della "spumeggiante" Sara Iacopini. E' molto importante, per me, dare un volto ad un nome conosciuto su internet.
Sono anche contento che si sia ristabilito un ponte tra L'Arc e Sagittando; entrambe sono realtà che hanno molto da dire e da dare e una partecipazione attiva di entrambe alla costruzione della cultura dell'arcieria storica in Italia può essere solo edificante per tutti coloro che si affacciano a questo mondo con la testa piena di nozioni sbagliate o fuorvianti.
Riguardo alla gara, vorrei solo dare una tiratina d'orecchie a chi si è dimenticato di transennare l'accesso alla piazzetta, almeno per il tempo strettamente necessario a tirare al bersaglio ad abbattimento; infatti, ci siamo trovati davanti un'autovettura, finestrini aperti e piena di persone, che, nelle intenzioni del proprietario, voleva fermarsi davanti al bersaglio, scaricare passeggeri e bagagli, poi fare manovra e ripartire. Fortuna che tiravamo blunt!
Peraltro non capisco quel gruppo che, iscritto e pronto al tiro, si è ritirato all'ultimo secondo perchè non volevano tirare sui palvesi; eppure sul regolamento era scritto chiaramente come si sarebbe svolto il tiro in questione. Mah!
Concordo con Tvllia sulla piazzola "tiro dalla rupe": davvero impareggiabile!
In definitiva mi sento di affermare che è stato un weekend divertente, interessante e costruttivo.
Speriamo ci siano ancora occasioni per replicare, magari con la presenza di più persone, compresi coloro che non hanno potuto, a vario titolo, essere presenti questa volta.
A presto rivederci, per chi potrà, a Villar SC.
Ciao


13/08/2012, 21:36
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Iscritto il: 27/09/2010, 16:00
Messaggi: 1299
Località: Medio Olona
In merito all'oggetto principale della manifestazione di Torri, cioè lo stato attuale dell'Arco Storico in Italia, qui di seguito provo a fare il punto di tutte le riflessioni che sono uscite dalla tavola rotonda, o rettangolare che dir si voglia, di sabato pomeriggio e sera.
Innanzitutto abbiamo ascoltato 6 diversi interventi, ognuno focalizzato su un aspetto particolare dell'arcieria storica. Gli elementi che, a quanto ho capito, dobbiamo analizzare meglio e ridurre ad una teoria unica, valida per tutte le stagioni o quasi, sono questi:
1- il sistema arco/freccia; troppa disinformazione ha seminato nella testa dei neofiti il concetto che qualunque arco di legno (più fibra, più epossidiche, più sintetici) sia qualificabile come storico. L'arma (che di arma si tratta, in ultima analisi) per essere veramente storica dovrebbe derivare le forme, le prestazioni e le essenze con cui è realizzata da un metodo di ricerca iconografica e sperimentale, della quale, tuttavia, non ci sono abbastanza fonti davvero attendibili. Al più si può riservare una capitolo speciale per la "foggia storica", che potrebbe ricomprendere anche delle ricostruzioni "fantasy" (p.es. un arco tipo longbow in rattan!). Và da sè che sarebbe considerato per quello che è, un entry level per neofiti.
2- il metodo; è emerso dagli interventi che abbiamo ascoltato che il tiro dinamico praticato in Uisp è quello che maggiormente si avvicina, per metodologia, a quello antico da guerra o da caccia. Naturalmente in Uisp tirano anche i compound, ma la filosofia dei 4 arkan è maggiormente valida per gli storici e anche gli archi di foggia storica sarebbero utili, in una prima fase, ad avvicinarsi alla cultura dello storico.
Mutuare il metodo di tiro dal tiro dinamico potrebbe essere un buon sistema per "spurgare" i preconcetti che, inevitabilmente, fanno parte del bagaglio culturale di chi proviene già da una federazione (p.es. la presa mediterranea adottata, e obbligatoria, in Fiarc). Storicamente non è dimostrata una prevalenza di un metodo su un altro, ma solo la necessità di raggiungere il bersaglio velocemente, con potenza e precisione, a prescindere da come è impostato il tiro. Ovviamente, per alcune tipologia di arco, p.es. i compositi mongoli et similari, la scelta della tipologia di tiro è quasi obbligata dall'arco stesso, ma qui si parla già di una evoluzione tecnica e tecnologica superiore.
3- l'aspetto dell'arciere; se parliamo di rievocazione, dobbiamo anche fissare dei paletti per quanto riguarda il vestiario e tutti i complementi. Qui però il discorso è troppo lungo ed articolato, e preferirei rimandarlo ad altra discussione. Se invece parliamo di ricerca archeologica/sperimentale, direi che non è un elemento strettamente fondamentale, ma al massimo di contorno.
4- la sicurezza; in tempi andati non si badava troppo alla sicurezza, ma oggi non possiamo prescindere da essa, in considerazione del fatto che con l'attrezzatura che adoperiamo è possibile recare grave nocumento a persone e cose. Tutto l'aspetto della sicurezza va studiato in funzione degli atti che intendiamo compiere con arco e freccia (storico e non).
In tutti questi aspetti assume una particolare importanza l'informazione, che deve essere resa nella forma più esatta possibile, al riparo da facili interpretazioni di comodo.
Per farlo abbiamo a disposizione, attualmente, diversi strumenti: tra questi, a noi tutti più facilmente accessibili, ci sono i forum de L'Arc e di Sagittando, nonchè le pagine della rivista Tiro con l'Arco Tradizionale.
Non escluderei neppure gli incontri come questo di Torri, perchè anche (e soprattutto) il reciproco confronto in occasione di una tavola rotonda, costituisce informazione utile a tutti.
Con la corretta informazione si possono "plasmare" o, quantomeno, correggere, le gare che prevedono l'arco storico e le rievocazioni che hanno altre finalità, ma sempre con una interpretazione più consona del contesto di arcieria storica.
Questi sono i pensieri che, più o meno riordinati, ho portato a casa da Torri.
Consapevole che potrei aver preso anche qualche cantonata, mi rimetto alle vostre critiche e attendo i vostri commenti.
Grazie.


15/08/2012, 16:36
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Località: tra l'oglio ed il chiese
Salve a tutti,
ciao Gorthan, debbo ringraziarti poichè, fra tutti coloro che hanno partecipato, sei l'unico che ci ha fatto conoscere dei pensieri utili. Utili ad una futura ripetizione, utili ad eliminare i difetti e le incomprensioni, utili a ripianificare concetti già da te esposti, che io condivido e sopratutto che servano e siano comuni ad altri incontri, organizzati anche da terzi, che servano da unione e non apportino nuove divisioni e diatribe come fino ad adesso si è visto.
Spero che altri vogliano accodarsi esprimendo il loro parere, prima di addentrarsi nei particolari.
Un saluto da Raff


16/08/2012, 20:48
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Iscritto il: 17/12/2010, 17:48
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Località: Mvtina
Ciò che ha scritto Gorthan è corretto. La sostanza degli interventi è quella descritta.
A mio avviso il problema, grande problema, che permane sull'arco storico è la paura. L'apparente non interessamento della maggior parte degli arceri moderni è, a mio avviso, in realtà paura: paura del "bastone tutto e solo legno" e sopratutto paura di non ottenere risultati (perchè al 95% degli arceri moderni è stato insegnato che quel che conta sono i risultati e null'altro)

A detta di Vittorio Brizzi in realtà l'interesse per l'arco storico è molto maggiore da quel che traspare la nostra realtà quotidiana; lui dice che probabilmente c'è un vasto sommerso, che non esce allo scoperto per varie ragioni tra cui sia la diffusione a macchia di leopardo e di conseguenza la scarsa informazione di gruppi/pubblicazioni che si interessano/parlano di questo argomento. Ed è lì che lui dice bisogna lavorare, portare allo scoperto queste realtà e cercare di metterle in contatto per far si che il movimento cresca ma con le "giuste e corrette" informazioni per permettere di essere credibili sia sul piano storico sia sul piano sperimentale. Ci parlava ad esempio di un grande gruppo in centro Italia che in pochissimo tempo si è formato, composto di centiniaia di persone che riesce a fare grandi manifestazioni "rievocative". Però questo gruppo, che pur si fregia di usare l'arco storico, non ha in realtà nemmen le basi per poter "proporre" l'arco e l'arceria storica perchè nessuno gli ha mai spiegato cosa significa ciò ma sopratutto cosa implica fare rievocazione usando l'Arco storico. Loro pensavano di essere perfetti usando archi di foggia storica e robe simili, tanto bene o male il succo era uguale (ed il pubblico molto ignorante)

Brizzi suggerisce che mettendo in contatto realtà come quella di Sagittando (coloro che scrivono) o l'Arc come associazione, con questo grande gruppo, si poteva accomunare sia i "numeri" sia l'esperienza e la correttezza nel proporre l'arco storico ad un vasto pubblico.


17/08/2012, 8:27
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ciao, c'ero anch'io alla riunione e non ho aggiunto niente perchè mi sembra che l'analisi di Gorthan sia molto corretta. potrei dire solo che, per quello che mi riguarda, ho posto l'accento sul valore fondamentale che, al di la dei diversi punti di vista, ha l'informazione. Un informazione che spesso manca e che dovrebbe essere il più possibile onesta e corretta.

ciao!


17/08/2012, 12:09
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Iscritto il: 17/12/2010, 17:48
Messaggi: 267
Località: Mvtina
Si Maghin, l'informazione "tecnico-storica" è fondamentale, bisogna darla la più veritiera possibile ma si deve trovare anche il mezzo di
1) pubblicizzarla a dovere
2) farla arrivare a chi ne è all'oscuro


17/08/2012, 22:33
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Salve a tutti,
in questi ultimi tre post vedo espresso, ripetuto, un concetto di veduta comune, un concetto che è anche il mio, da sempre.
Una domanda, che magari riterrete puerile: cosa esprime per voi il concetto di arco storico? E cosa vi fa pensare il concetto di arco antico?
Un saluto da Raff


17/08/2012, 22:51
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Messaggi: 2594
ciao Raff ... boh ... teoricamente dovrebbero essere la stessa cosa. solo che siccome l'espressione arco storico viene utilizzata anche per categorie di archi nei vari regolamenti che magari ammettono qualche licenza un po meno rigida, con arco antico magari si voleva identificare un tipo di arco il più possibile simile a quelli antichi. a volte qualcuno la chiama anche arco storico puro ma niente di più.

ciao!


19/08/2012, 20:54
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