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 Arco corto corniolo 
Autore Messaggio

Iscritto il: 24/06/2015, 21:46
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Salve a tutti.
Circa 3 mesi fa trovai in un boschetto un albero di corniolo con un fusto diritto abbastanza per provare a fare un arco. Sebbene diritto il pezzo in questione era abbastanza sottile (un bastone),presentava un leggero avvitamento da uno delle 2 estremità ed era lungo solamente 148 cm. Avendo tempo libero e voglia di sperimentare un nuovo legno provai a vedere che cosa riuscivo a farne saltare fuori...senza troppe aspettative.
Questo è il risultato
Allegato:
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Allegato:
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Inaspettatamente l arco pur essendo lungo 50" riesce ad allungare (con salti mortali) a 28" sviluppando una forza di 45 libbre. Ho tirato una dozzina di frecce fino ad ora e purtroppo solo nel giardino di casa, quindi a 3 metri di distanza, ma mi sembra ben preciso e veloce.
Ovviamente il legno segue a bestia la corda. Inizialmente il legno era addirittura riflesso. Ma credo che con un allungo tale per un arco del genere seguire molto la corda sia fisiologico.

A breve (spero) metterò altre foto.
Nel frattempo vi porgo una domanda: Ho letto che il corniolo è un legno eccezionale per fare archi e che lavora principalmente bene in compressione. è un un legno che da il meglio di sè stagionato poco e che purtroppo una volta giunta la stagionatura il dorso non regge più la trazione e tende a rompersi anche in archi dove la torsione del legno non è estrema. Ad avvalorare la tesi anche un mio amico che si diletta nella costruzione di archi specialmente in corniolo dice di averne rotti già un paio dopo averci tirato un anno.
In base la vostra esperienza mi confermate la cosa?
E se si, c'è un modo per contrastare l inevitabile? Pensavo ad una tendinatura ma vorrei evitarla... Potrebbe essere sufficiente tenere sempre idratato il legno specialmente il dorso? (grasso, olio, cera ecc..)

Grazie a tutti quelli che vorranno intervenire ;)


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28/12/2016, 17:32
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Iscritto il: 26/02/2011, 11:43
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qualcosa non mi quadra vedo dei tratti rigidi alternati a tratti dove flette(vicino il manico ad esempio , potrebbe essere questa la causa del basso libbraggio data la lunghezza e del seguire la corda;
se tuttavia ispezionando il ventre non trovi cedimenti la cosa può essere risolta
portando via materiale dai tratti più rigidi fino a che che non curvano anch'essi .
in seguito se la deflessione è troppa puoi ricurvare in punta .


28/12/2016, 20:00
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Iscritto il: 24/06/2015, 21:46
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bè il "basso" libbraggio credo che sia anche dovuto al fatto che l arco non è molto spesso come sezione (era un bastone di diametro 4 cm e ora i flettenti saranno di 3.5 cm al massimo in ogni caso queste libbre a me vanno anche bene. Ho riguardato molte volte la foto che ho postato e in effetti c'è qualche piccola parte dove flette meno adesso ci ridarò un occhiata meglio ma temo che i punti dove non fletta sia perchè nel dorso ci sono un paio di nodi che irrigidiscono il tutto. Ma bac a proposito di questa "diceria" che il corniolo stagionandosi rischia di non reggere il dorso durante la trazione che mi dici?


28/12/2016, 20:57
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Iscritto il: 26/02/2011, 11:43
Messaggi: 2674
io di cornioli non ne ho mai lavorati , ma 3.5 sono di larghezza ? perchè la vedo dura a flettere un corniolo di 3.5 di spessore .
come avrai intuito lo spessore conta molto di più che la larghezza in fatto di libbre .

il guaio è che se hai una leva ed un fulcro la forza, che in fin dei conti per noi è il libbraggio, si abbassa notevolmente compromettendo la vita dell'arco .


29/12/2016, 13:07
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Iscritto il: 24/06/2015, 21:46
Messaggi: 45
Si certo i 3,5 cm sono di larghezza e si mi sono accorto che è lo spessore determina il libbraggio più che la larghezza. però non capisco cosa intendi dire con l ultima frase:

"il guaio è che se hai una leva ed un fulcro la forza, che in fin dei conti per noi è il libbraggio, si abbassa notevolmente compromettendo la vita dell'arco ."

A meno che il tilleraggio non sia COMPLETAMENTE errato (e non mi sembra questo il caso, forse cede appena appena verso l impugnatura ma a me in trazione sembra un semicerchio quasi perfetto) un arco che sviluppa un libbraggio relativamente basso non dovrebbe garantire meno possibilità di rottura rispetto uno alto?

se quest arco in corniolo cosi corto e con una larghezza sottile anche tillerato alla perfezione fosse di 80 libbre a 28" di trazione non si romperebbe come minimo? ... almeno questo è il mio pensiero di neofila. Se mi sbaglio correggimi per favore. :oops:


30/12/2016, 12:36
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Iscritto il: 26/02/2011, 11:43
Messaggi: 2674
molte tipologie di arco sfruttano una parte flessibile ed una parte rigida la parte rigida in genere coincide con il manico e i puntali non per questo si rompono ,
il mollegabet ad esempio .
io purtroppo ho fatto le mie valutazioni delle curve del tuo arco da quella foto quindi prendile con le pinze,
ho fatto archi in sanguinello, simile al corniolo, di 80 libbre con quella lunghezza ma senza parti rigide spalmando la curva su tutto l'arco .
se non vedi crisalidi sul ventre significa che non ha iniziato a cedere .


30/12/2016, 13:14
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