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Nuove domande su piegatura archi
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Autore:  ligera [ 02/09/2015, 11:45 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Nuove domande su piegatura archi

Ma anche se metto la stagnola e i legni sul bordo i flettenti non è che si bruciano ( o almeno si strinano) con il calore della fiamma che vien su dai bordi della pentola?

Autore:  jeval [ 02/09/2015, 11:52 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Nuove domande su piegatura archi

Pentola più grande del fornello e fornello al minimo , prima o poi l'acqua inizierà a bollire .
conta il tempo da quel momento 8-)

Autore:  Andrea Margiotti [ 04/06/2017, 22:45 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Nuove domande su piegatura archi

Ben ritrovati a tutti,
complice un 2 giugno particolarmente tranquillo e domestico ho ripreso in mano il mio tronchetto di olmo sbozzato ormai da un paio d'anni.
Forse, rispetto alle foto pubblicate allora, si noterà che ho ridotto lo spessore dell'impugnatura e assottigliato notevolmente puntali ed estremità dei flettenti. Sono così riuscito a incordare e porre il mio "progetto" sul tiller stick.
la corda che vedete è quella prodotta con il poliestere di recupero di un mio thread recente.

Autore:  Andrea Margiotti [ 04/06/2017, 22:55 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Nuove domande su piegatura archi

Ovviamente sono lungi dal traguardo, in particolare il flettente a destra è al momento sensibilmente più sottile di quello a sinistra, potrebbe diventare il flettente superiore...
Prima di assottigliare il sinistro/ inferiore, non disponendo del prezioso secchio al quale si riferisce spesso Jeval, mi sono fermato e aspetto una nuova fase di ispirazione (forse una tempestiva abluzione cefalica mi avrebbe evitato di alleggerire troppo il superiore... ma quel che è stato è stato).
Nel frattempo però torno a chiedermi/vi se quella piega del flettente possa essere "curata" tramite vapore.

Autore:  Andrea Margiotti [ 04/06/2017, 22:59 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Nuove domande su piegatura archi

Il legno ha riposato in casa, in posizione verticale, sotto una patina di olio di lino.
Alla ripresa delle ostilità ho prima rettificato i bordi utilizzando un pialletto, poi sono passato al coccio di bottiglia per assottigliare, di certo sul flettente superiore mi è un po' scappata la mano. Purtroppo me ne sono reso facilmente conto provando a piegare i due flettenti contro il pavimento.

Autore:  Andrea Margiotti [ 19/06/2017, 22:27 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Nuove domande su piegatura archi

Finalmente ho provveduto alla piega.
Nonostante la mia scarsa operosità da arcaio vi garantisco che negli ultimi anni questo è stato l'utilizzo principale della "pescera"

Autore:  Andrea Margiotti [ 19/06/2017, 22:33 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Nuove domande su piegatura archi

Dopo poco più di mezz'ora giù di morsetti.
Un turacciolo di sughero a fare da spessore per esercitare pressione nel punto di curvatura da correggere e aumentare un po' la piegatura.
Due mezzi turaccioli per proteggere il dorso del futuro speriamo arco da eccessive ammaccature nei punti di contatto con la tavoletta.
Un morsetto trasversale sperando di raddrizzare il flettente anche lungo il piano mediano.
Da ieri alle 12,30 fino a stasera alle 20,30.

Autore:  Andrea Margiotti [ 19/06/2017, 22:37 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Nuove domande su piegatura archi

Ta - daaa!!

Per ora pare che la stortura si sia corretta, pazienza per la piegatura "longitudinale" comunque poco accentuata.
Lascio riposare una settimana e poi provo a incordarlo di nuovo.

Autore:  Andrea Margiotti [ 26/06/2017, 13:48 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Nuove domande su piegatura archi

Dopo aver condiviso le fasi della piegatura sul mio rametto d'olmo, a quanto pare riuscita, mi concedo qualche riflessione.

Avevo già tentato la piegatura con risultati contraddittori, imputabili sicuramente alla qualità dei miei lavori e allo stato di stagionatura dei legni.
Con i due soggetti che ho presentato all'inizio di questa discussione ho potuto apprezzare appieno le risposte già ricevute solo in seguito al tentativo di "raddrizzamento".
Lo scorso febbraio mi ero cimentato con il carpino nero: tre quarti d'ora, anche un'ora piena, sul vapore, poi travetto di legno e morsetti (tutto scrupolosamente documentato con foto che tralascio). Prima flettente superiore e poi quello inferiore, entrambi da correggere. In entrambi i casi una nottata di riposo prima di liberare il legno per apprezzare i risultati.
La sagoma non si è minimamente modificata. Su entrambi i flettenti solo il segno del vapore lascia intuire il tentativo fatto.

Come dicevo, ho potuto apprezzare i distinguo di chi già si diceva certo del risultato con l'olmo e sottolineava invece la mancanza di esperienza con il carpino nero. Bene, a quanto pare il "nero" non reagisce proprio. Ora mi chiedo se possa essere utile riprovare magari tenendolo bloccato più a lungo.
Sicuramente una volta sbozzato il lavoro da fresco avrei potuto/dovuto vincolarlo a un supporto e farlo stagionare "in piega".
Peccato per il tronchetto, così non sembra proprio utilizzabile.

Mi rimane la speranza di tirare fuori un archetto dal mio olmo. Una domanda: con la sua pronunciata riflessione posso comunque considerarlo un longbow/ arcobastone? Sto procedendo a mantenere una sezione pseudoquadrata... sarà la scelta opportuna?

A tutti lunga pace e prosperità.
Andrea

Autore:  hawkwood [ 26/06/2017, 15:21 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Nuove domande su piegatura archi

Ciao Andrea, ti faccio una domanda, forse semplice semplice, ma che mi frulla nella testa da tempo.
Perché piegare il legno col vapore, perchè non lo lasci come è e non lo lavori così, come è?

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